LBA - Dinos Mitoglou, felice di essere a Milano e di essere guarito

Dinos Mitoglou
Dinos Mitoglou
© foto di SAVINO PAOLELLA

Dinos Mitoglou ha raccontato dei mesi lontano dal parquet per colpa di un problema al piede nelle pagine de La Repubblica edizione Milano: “Un giocatore non può controllare gli infortuni, non puoi fare nulla, solo guardare. E ci si sente come una belva in gabbia. Non potevo avere un approccio negativo all'infortunio, ho provato a trarne vantaggio trovando altri modi per allenarmi e prepararmi al rientro, soprattutto mentalmente.

Ho cercato aiuto e ispirazione nei libri di Pau Gasol e Kobe Bryant, ho studiato il gioco guardando tante partite di Eurolega focalizzandomi sui migliori giocatori del mio ruolo, lo staff mi ha fornito di clip per capire dove migliorare.

E, appena ho potuto camminare di nuovo, ho lavorato tanto fisicamente, molto di più di quello che viene richiesto a un giocatore normalmente. Devo ringraziare lo staff atletico dell'Olimpia, è stato incredibile, tutte le tappe della rieducazione sono state nei tempi programmati. Ora mi sento pronto ad aiutare la squadra ad ottenere tutti gli obbiettivi”.

A Luca Chiabotti, inoltre, il giocatore greco ha parlato della scelta in estate di venire a Milano: “Mi è bastato parlare con Messina per capire che per me non c'era una seconda opzione, volevo giocare all'Olimpia.

Volevo mettermi alla prova in un nuovo ambiente e valutare la mia capacità di fare un ulteriore salto di qualità nella mia carriera. È stata una scommessa per me e per il club, che ha tanti veterani formidabili ma anche giocatori ancora giovani come me da verificare a livelli sempre più alti”.

Il papà di Dinos ha giocato a calcio nel Paok mentre Dinos ha scelto di vestire inizialmente la maglia dei nemici dell’Aris di Salonico: “Discutiamo e scherziamo continuamente, il derby in casa è continuo e mia madre è in mezzo... Ma mio padre è felice se lo siamo anche noi”.

La liaison con il calcio è comunque durata poco: “Mi ricordo a 11 anni, la mia cameretta con dei palloni. Li ho calciati verso mio fratello: "Ora sono tutti tuoi. Io cambio sport". Ma il calcio mi piace, tifo Milan per Ibra in uno spogliatoio quasi tutto interista”.