Bruciato un palazzetto a Brindisi: nessun dubbio sull'atto doloso. Il commento di Fernando Marino

Fonte: brundisium.net
Bruciato un palazzetto a Brindisi: nessun dubbio sull'atto doloso. Il commento di Fernando Marino

Un incendio di natura dolosa ha colpito nella serata di oggi il Palazzetto dello Sport “Franco Melfi”, in via Ruta al quartiere Casale. I vigili del fuoco, allertati intorno alle 20.30, hanno trovato uno “spettacolo” indecente. Il fuoco era stato appiccato al parquet ed agli spogliatoi. Secondo le prime informazioni alcuni malviventi hanno portato i cassonetti dell’immondizia sul rettangolo di gioco e li hanno dati alle fiamme. I danni sono ingenti.

Sul posto si è recata una pattuglia della Sezione volanti della questura di Brindisi. Non è la prima volta che il PalaMelfi subisce “attentati”, cosi come non è la prima struttura brindisina ad essere presa di mira da ignoti. Sui fatti è aperta un’indagine da parte della Digos. Al fascicolo si aggiungerà l’evento odierno, nella speranza che qualcuno voglia dare risposte certe e smascherare i responsabili e, di conseguente, gli interessi che si celano dietro a certi gesti inqualificabili.

Il commento di Fernando Marino:

Che tristezza!!!! non riesco proprio a credere che si possa arrivare a tanto.
Il Palazzetto di Via Ruta, la nostra storia sportiva, il teatro del nostro basket, messo a fiamme e fuoco.
E’ li che ho cominciato a giocare, con risultati poco edificanti! E’ li che è nata la vera passione del basket anni 80. La mitica finale per l’accesso in A2 contro il Napoli del pivot Vigna. Su quel parquet giocava il grande Malagoli, quello che segnava anche dagli spogliatoi.

Adesso non dobbiamo darla vinta ai responsabili di un gesto assurdo ed inqualificabile. Rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo tutti insieme per rimettere insieme il palazzetto.  Noi della New Basket siamo pronti a dare il nostro contributo e ad organizzare eventi per contribuire in tempi brevi a riportare la struttura a tornare subito efficiente.

Non molliamo. Forza Brindisi. Ripartiamo subito.

Nando Marino