NBA - Golden State, Steve Kerr ci riprova di nuovo con la "Death lineup"

NBA - Golden State, Steve Kerr ci riprova di nuovo con la "Death lineup"

Uno dei quintetti più efficaci mai schierati nella storia della NBA è stato quello dei Golden State Warriors bi-campioni NBA nel 2016-2017, definito dagli addetti ai lavori la "Death lineup". Era composto dagli «Splash Brothers» Curry e Thompson, con Iguodala da numero 3, Kevin Durant da numero 4 e Draymond Green da finto numero 5. 

I "cinque della morte" hanno espresso una pallacanestro basata su una difesa mobile e super aggressiva sui cambi di marcatura. Questo permetteva una migliore fluidità in transizione, trovando sulla sua strada meno difese schierate e attivando tutti quei meccanismi di due contro due o tre contro tre in transizione che hanno reso grande l’attacco dei californiani.

Oggi Harrison Barnes, e poi il suo sostituto Kevin Durant non ci sono più e l'anziano Andre Iguodala è in fondo alla panchina, ma Steve Kerr potrebbe aver scoperta una nuova edizione di quel modo di stare in campo e ce lo ha fatto vedere nella vittoria contro i Nuggets di ieri sera schierando il quintetto con Stephen Curry, Klay Thompson e Jordan Poole, Draymond Green e Andrew Wiggins.

Sono bastati quattro minuti insieme per far saltare dalla sedia tutti gli specialisti tecnici della pallacanestro. Il tempo di confezionare un break 18-4 per rivoltare il punteggio da 43-40 a favore di Denver a 58-47 per Golden State all'intervallo, tutti erano a studiare i movimenti e a fare paragoni con la prima edizione.

“Sono un buon quintetto con molto spazio. Ci sono due creatori con Steph e Jordan, e Draymond è nella posizione 5 dove è più efficace", ha dovuto ammettere Steve Kerr che forse l'avrebbe nscosta un altro po' volentieri. "E' un po' quello che abbiamo sempre offerto qui, a seconda della rosa, con Draymond in 5 e la voglia di mettere le mani sulla partita. È divertente da guardare."