Il derby greco Panathinaikos-Olympiacos non tradisce le attese

Il derby greco Panathinaikos-Olympiacos non tradisce le attese

Lunedì di passione ad Atene: all'OAKA per la 15a giornata di Basket League, il campionato greco, si scontrano Panathinaikos e Olympiacos. Qualche ora prima della gara la polizia staziona già in forze davanti al palazzo. Viene tirata su la rete che divide il pubblico dalla panchina dei Reds, che si sono rpesentati sul campo quasi due ore prima della gara nella più completa tranquillità. Nelle istruzioni diffuse dall'organizzazione dei Greens al pubblico si "invita i tifosi a dimostrare ancora una volta che l'OAKA è la migliore sede in Europa. Ecco perché anche oggi non rispondiamo a nessun tipo di sfida, supportiamo la squadra solo con la nostra voce e non permettiamo a nessuno di rovinare l'atmosfera unica che abbiamo creato nella nostra "casa", OAKA, in questa stagione. Non utilizziamo in nessun caso dispositivi laser e generatori di fumo, poiché il rischio di sanzioni è elevato. Proteggiamo il nostro campo e nel nostro modo unico aiutiamo il Panathinaikos AKTOR alla vittoria."

Migliore la partenza del Panathinaikos che si porta velocemente sul 20-6. Reazione dei Reds che risalgono per il 23-18 alla fine del primo quarto. Nel secondo quarto Nunn segna e festeggia in faccia a Brazdeikis, e il lituano gli passa accanto piazzandogli un colpo che verrà sanzionato con un antisportivo (31-26 con 6'54"). Nel frattempo, il proprietario del Panathinaikos Dimitris Giannakopoulos ha tuonato con una serie di storie su Instagram contro la "mafia" dei fischietti greci. L'Olympiacos rimonta dalla doppia cifra di vantaggio del Panathinaikos e si porta sul 44-42 al 20'. 15 punti per Kendrick Nunn.

Il Panathinaikos ha presentato ricorso all'intervallo per un canestro di Peters a cui sono stati attribuiti tre punti invece di due, visto che il piede, secondo i Greens, pestava la riga dei tre punti e gli arbitri non sono voluti andare all'instant replay. Kostas Sloukas ha avvertito fastidio all'adduttore sinistro, per cui non rientra in campo per il Panathinaikos nella ripresa. Con 5'19" del terzo quarto il centro biancorosso Milutinov (4 punti e 2 falli subiti) ha uno scontro fortuito con Kostas Papanikolaou e, vittima di una distorsione, torna negli spogliatoi zoppicando (54-46). Giannoulis Larentzakis prova a rubare palla a Panagiotis Kalaitzakis, ma si becca un tecnico (63-54 al 30').

La qualità difensiva dei Greens si è fatta apprezzare anche all'inizio dell'ultimo quarto, mentre Grigonis e Lessort portano lo scarto a +15 (72-58) al 33'. Bartzokas perde Petrusev per cinque falli e schiera Peters come centro. Cinque punti di Papanikolaou, una tripla di Walkup e un canestro di Williams-Goss hanno portato l'Olympiacos a due possessi (80-76) a 90,0" dalla sirena finale. Con 44" Nunn fallisce la tripla che chiuderebbe l'esito della gara, e con 28" Peters segna la tripla del -1. Jerian Grant e Williams-Goss fanno entrambi 1/2 in lunetta con una manciata di secondi sul cronometro. La lotteria dei liberi paga il 2/2 di Grigonis, Walkup sbaglia a sua volta, Kalaitzakis ruba palla e mette due liberi per concludere la gara sul 85-80.

Panathinaikos - Olympiacos 85-80. Boxscore: 19 Grant, 18 Grigonis, 16 Nunn, 13p+9r Mitoglou, 11 Lessort per il Panathinaikos; 18 Petrusev, 16 Williams-Goss, 14 Peters, 11 Walkup per l'Olympiacos.