Roma: soldi immorali...ma sono tanti in un basket sempre più povero

Roma: soldi immorali...ma sono tanti in un basket sempre più povero

Stiamo seguendo sempre con più interesse la querelle della Virtus Roma, unica squadra si serie A ancora senza sponsor, dove si è fatto avanti Noel Biderman (il nome, in francese, la dice lunga) con il presidente della società capitolina Claudio Toti dicendosi pronto a investire un milione e mezzo di euro per reclamizzare il suo sito internet AshleyMadison.com, un'agenzia che si occupa principalmente sul web di incontri extraconiugali. Questi soldi potrebbero servire anche per la conclusione dell' "affaire" per l'ingaggio di Andrea Bargnani (una volta chiarito la non partenza del campionato NBA) e non solo, ma qui si è scomodato anche il Vaticano, l'Opus Dei e tutte le forze cattoliche contrarie a questa operazione, sull' Avvenire di oggi si legge: "E' una cosa pazzesca che si commenta da sola, un tradimento ai valori e all'identità stessa dello sport: spero che i dirigenti della Virtus ci ripensino". A parlare è Monsignor Flavio Capucci che proprio dell'Opus Dei è un autorevole rappresentante, ma la sua ciclica non finisce qui: "Allo sport sono legati valori fondamentali come la famiglia - spiega Capucci - Mettere i propri figli in mano a una squadra con il marchio di un'Agenzia come questa significa tradire l'identità sportiva". Ma le critiche arrivano anche da Roberto Castellano, ex giocatore del Bancoroma ai tempi di Valerio Bianchini, ora allenatore giovanile a Montesacro: "Sono soldi sporchi, lo stesso Bargnani dovrebbe dire di no" e vorrebbe addirittura scomodare il Presidente del Coni Petrucci: "Faccia approvare una norma per impedire le sponsorizzazioni immorali". Fin qui le loro ragioni, si parla di famiglie e sponsorizzazioni immorali, ma è forse morale allora che si accettino sponsorizzazioni devote al gioco delle scommesse? Quante famiglie si stanno rovinando con questo mezzo? Eppure non si grida allo scandalo! Secondo noi la Chiesa dovrebbe preoccuparsi a non chiudere gli oratori che son sempre stati i centri ricreativi dove intere generazioni sono cresciute e hanno imparato a giocare a basket senza pagare una lira, mentre ora tutto è in mano a società sportive che hanno il solo interesse di raggranellare quattrini per le loro deboli tasche senza pensare troppo ai giovani quando sono lontani dal loro campo di pallacanestro. Tornando a parlare del caso Virtus non è una novità nel nostro mondo a spicchi, già alla fine degli anni settanta il presidente della Pallacanestro Vigevano Luigi Colombo, presidente anche della Cassa di Risparmio locale e segretario della Democrazia Cristiana, persona cattolicissima, rifiutò una grossa somma di sponsorizzazione da parte di una societa farmaceutica che voleva reclamizzare un marchio di preservativi in un periodo dove le campagne di sensibilizzazione all'uso entrarono anche nelle scuole, certo, per un cattolico fervente e credente era inaccettabile come lo è ancora oggi una concezione del genere, ma la risposta del presidente sapete quale fu? "Non posso accettare che la mia squadra vada in giro per l'Italia e che gli gridino che è una squadra di "goldoni". Un'ottima morale.