Arrivo giocatori dall'estero: come cambiano la legge impatriati e gli sconti

Arrivo giocatori dall'estero: come cambiano la legge impatriati e gli sconti

Come abbiamo visto e raccontato a suo tempo, grazie all’articolo 16 del decreto legislativo n. 147/2015 è stato possibile per calcio e pallacanestro far arrivare giocatori stranieri o italiani dall'estero con sconti fiscali del 50% sugli oneri contributivi. Come sia stata ben usata dall'Olimpia Milano e dalla Virtus Bologna l'abbiamo visto, e i quadriennali di Teodosic e Melli (solo per esempio) rispettano il termine minimo di residenza fiscale in Italia per essere valide ed evitare richieste di rimborso da parte dell'Agenzia delle Entrate. 

Con l'ultima legge di bilancio, il governo attuale ha gridato all'immoralità di questi sconti fiscali per ricchi ( immoralità abbastanza discutibile, visto che i giocatori stranieri che ne beneficiano quando torneranno a casa nel loro paese non ricaveranno da quanto versato alcun guadagno in termini assistenziali e pensionistici), e ha ricevuto gli strilli incontrollati dei presidenti e degli addetti ai lavori del pallone in rivolta. A ragione o torto? Leggendo quanto pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel decreto legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023, polemiche sul nulla fatte da persone che non hanno letto le carte.

La norma infatti non è stata cancellata tout court, ma è stata resa leggermente meno "appetibile", a cominciare dalla soglia reddituale, portata da 500mila a 600mila euro, ai tre esercizi fiscali precedenti in cui il lavoratore, sia dipendente che in proprio, non abbia avuto residenza fiscale in Italia. Perciò Mirotic rimarrà all'Olimpia Milano altri tre anni oltre il corrente (l'alternativa è trasferirsi ad un'altra società italiana) e si potrà continuare a far arrivare giocatori con ingaggi notevoli come prima. Per chi volesse avere un quadro completo del provvedimento questo è il link.