LBA - Brindisi, Olive (FIP): "Io proporrei un azionariato popolare, non basta pagare il biglietto"

LBA - Brindisi, Olive (FIP): "Io proporrei un azionariato popolare, non basta pagare il biglietto"
© foto di ciamillo

Il Quotidiano di Puglia riporta le parole di Giuseppe Olive, vicepresidente del comitato regionale della FIP Puglia, in merito alla Happy Casa Brindisi e la retrocessione. «Sicuramente farà un certo effetto non vedere più Brindisi in A1. Per l’intero panorama cestistico e soprattutto per la Puglia, abituata agli splendidi risultati conquistati dalla società negli ultimi anni. Purtroppo ci sono stati errori iniziali che hanno comportato questa improvvisa e non prevista retrocessione, ma solo chi non lavora non commette errori. La società ce l’ha messa tutta per rimediare, ma evidentemente i correttivi non sono stati sufficienti».

E prosegue: «A prescindere dalla retrocessione, bisogna fare comunque un applauso al presidente Marino che ha regalato tanta gioia ai tifosi, portando Brindisi ai vertici del basket italiano. E ha avuto grande coraggio in quel momento di dolore, dopo la gara con Venezia, a impegnarsi pubblicamente nel riportare presto il club in Serie A. Solo una persona determinata come lui poteva farlo. E devo dire che sono rimasto rammaricato al momento dell’uscita dal palazzetto quando alcuni tifosi, fortunatamente pochi, si sono detti non contenti della gestione del club».

L'idea di Olive. «È stato un incidente di percorso e come tale va considerato per riproporsi ai nastri di partenza della nuova stagione con tenacia e voglia di rialzarsi. Io proporrei un azionariato popolare: è così che si sta vicino alla squadra e alla società, non basta pagare il biglietto. Bisogna fare quadrato per un qualcosa che appartiene a tutti noi. È facile battere le mani quando si vin- ce e criticare quando si perde, ma chi sta dietro le quinte sa i sacrifici che si fanno indipendentemente dai risultati. Il rammarico c’è, ma guardiamo avanti e non indietro: il futuro interessa più del passato. Competere in un campionato importante come l’A2 non sarà facile, sia tecnicamente che economicamente. Auguro a Brindisi di tornare il prima possibile nel massimo torneo»