Lega A - Gerasimenko, arresto in contumacia deciso dal tribunale di Mosca, ma Cantù replica

Lega A - Gerasimenko, arresto in contumacia deciso dal tribunale di Mosca, ma Cantù replica

Si fa difficile, in Russia, la posizione di Dmitry Gerasimenko. Un tribuale di Mosca, secondo quanto riferisce il media russo Kommersant, lo scorso 20 agosto ha accolto una richiesta del Dipartimento della MIA di arresto del proprietario della Pallacanestro Cantù in Italia, ma anche del complesso industriale Krasny Oktyabr e dell'omonima squadra di basket. Le accuse parlano di violazione dell'art. 160 della legge russa "appropriazione o approrpiazione indebita" riguardo a complesse vicende della privatizzazione del gruppo industriale nel periodo 2007-2009. Se la richiesta di arresto dovesse essere confermata dopo il ricorso già presentato dall'avvocato di Gerasimenko, verrà spiccato un mandato di cattura internazionale attraverso l'Interpol, visto che il miliardario russo vive attualmente tra la Svizzera e l'Italia.

In relazione all’articolo uscito sul quotidiano russo Kommersant, il Vice Presidente della Pallacanestro Cantù, Andrea Mauri, commenta: “Si tratta di una vicenda che nasce nel maggio 2015 e che riguarda fatti compresi tra il 2007 e il 2009 quando Dmitry non possedeva l’acciaieria Red October. Queste vicende non hanno mai avuto nessuna ripercussione sulla Pallacanestro Cantù. Anche in questi giorni Dmitry è qui e sta lavorando per completare il roster della squadra in vista dell’inizio della stagione. Continueremo ad  impegnarci al massimo per poter far nascere la nuova formazione e per dare continuità al progetto di ristrutturazione del Pianella. I nostri tifosi e i nostri sponsor meritano infatti il meglio”.