Keith Langford ha in mente un sindacato per gli americani d'Europa

27.09.2013 12:00 di  Matteo Marrello  Twitter:    vedi letture
Keith Langford ha in mente un sindacato per gli americani d'Europa

Il fratello Kevin fa emergere attraverso twitter problemi di mancati pagamenti in Grecia, ed ecco che Keith Langford, guardia dell’Olimpia Milano lancia attraverso le colonne dell’edizione lombarda della Gazzetta dello Sport l’idea di un sindacato per i giocatori americani che militano in Europa. Langford spiega così la nascita dell’idea e le situazioni che richiamano a creare a breve un progetto concreto:

«Per tutta l'estate ho letto e sentito di molti problemi tra giocatori e loro squadre, a partire proprio da mio fratello. Era frustrante, ho sentito che dovevo dire la mia. Ho iniziato a parlare con Linton Johnson (pivot di Sassari ndr) di come poter fare a mettere in piedi un sindacato. Linton è in contatto con Billy Hunter, l'ex presidente del sindacato dei giocatori Nba. Sta prendendo informazioni da lui, ci parleremo e ci incontreremo. Prima di poter parlare con le istituzioni europee, con la Fiba, bisogna essere preparati su tutto. Serve una piattaforma che prepari gli americani all'Europa. Ci sono ragazzi che non sanno nemmeno come si fa a chiamare casa, la quasi totalità ignora le regole europee. Ho letto di Pierre Jackson, ottima carriera al college, che ha lasciato Villeurbanne perché non si trovava bene e aveva nostalgia di casa. Se avessimo potuto aiutarlo e indirizzarlo, magari avrebbe salvato il contratto.

 

Alla precisa domanda di cosa può sapere un giovane atleta americano che sbarca per la prima volta in Europa, Langford  è laconico: «Nella maggioranza dei casi ha solo due fonti: Google e i siti delle società. Se dici alla tua famiglia che vai in Europa a giocare, non sanno nemmeno bene dove sia. Amici e familiari non si rendono conto di dove sei finché non ti vengono a trovare. Per molti di loro non ha importanza che giochi a Cremona o Milano, in Portogallo o nel Barcellona. Per loro sei semplicemente lontano da casa.

 

Non sarà esclusa dal progetto ovviamente la GIBA per la quale la guardia milanese spende parole di elogio: Con noi ha sempre svolto un ottimo lavoro. Mason Rocca se n'è occupato per molto tempo, ma il punto è che si tratta di un qualcosa di circoscritto alla Lega italiana. Quello che ho in mente io è una struttura che possa aiutare tutti».