Il Limoges frantuma un’Olimpia di porcellana
(di Carlo Fabbricatore). L’Olimpia Milano non è mai stata in partita nella gara più importante della stagione. A meno di miracoli il cammino in Euroleague potrebbe essere finito nel peggiore dei modi. Milano ha giocato malissimo in difesa: non ha mai sporcato le linee di passaggio e non ha mai contestato in modo adeguato i tiri da tre che i francesi hanno realizzato con percentuali molto buone.
L’attacco farraginoso con la palla troppo ferma ha permesso ai transalpini facili adeguamenti difensivi che hanno costretto i milanesi a tiri avulsi dal gioco. L’EA7 è stata letteralmente travolta dal Limoges che non si può proprio considerare un top team europeo e questo dovrebbe costringere la società milanese a delle riflessioni importanti sulla forza di una squadra che non ha messo in campo l’atteggiamento giusto per vincere in terra francese.
Le partite si possono perdere ma è obbligatorio mettere in campo tutte le energie. I giocatori dell’Armani sono sembrati non in sintonia fra loro: troppe facce lunghe e rassegnate. In questo modo le partite di Euroleague non si vincono.
La percentuale del tiro da tre dell’Olimpia è il manifesto della partita: orribile per forzature e scelte sbagliate.
Analizzare le prestazioni dei singoli sarebbe impietoso dato che nessuno merita neanche la più stiracchiata sufficienza: tutti male in difesa e ancora peggio in attacco. Dalla Francia arriva l’ennesima delusione in Euroleague di una squadra che avrebbe dovuto fare del carattere la sua forza.
Buona Pallacanestro a tutti
Carlo Fabbricatore