Basket tricolore, Europa incolore

I pensieri del nostro Carlo Fabbricatore dopo la 21ª di adata ed il turni di coppe europee
Fonte: Carlo Fabbricatore
Basket tricolore, Europa incolore

Milano non “espugna” il Forum e viene battuta dall’Olympiacos in una partita senza storia. I greci hanno giocato una partita solida in difesa con delle rotazione dal lato debole che hanno riempito l’area rendendo inoffensivo Samuels. Gli dei del monte Athos si sono incarnati in Spanoulis: non ha sbagliato praticamente nulla! Straordinaria la sua capacità di coinvolgere tutti i compagni e da lectio magistralis i suoi servizi ai centri che hanno banchettato dentro l’area milanese. Per gli “intenditori” segnalo la transizione offensiva dei greci che ha fruttato diversi canestri facili: rimbalzo, apertura alle guardie e via senza perdere tempo in stucchevoli palleggi. La squadra del Pireo ha le qualità che solo i grandi team possiedono: umiltà e dedizione. E soprattutto non conosce l’egoismo. Spanoulis potrebbe mettere ogni sera trenta o più punti ma prende i tiri aperti, coinvolge i compagni e si dà da fare in difesa: ecco come deve essere un vero leader. Milano troppo morbida in difesa, ha subito in modo eccessivo dentro l’area permettendo a Dunston e Hunter di fare il bello e il cattivo tempo. La valutazione complessiva di squadra fotografa le differenza fra i due team: 97 a 74 per l’Olympiacos.

In Eurocup le cose non vanno meglio: Roma combina un pasticcio in Turchia e Cantù soccombe in casa contro l’Unics Kazan. La Fox Town proverà a ribaltare il -6 dell’andata anche se il recupero sembra difficile. L’Acea, sportivamente parlando, si suicida negli ultimi minuti con degli attacchi scellerati che amplificano un divario che poteva essere limitato a 7/8 punti. Gestiti malissimo gli ultimi possessi con delle forzature incomprensibili per giocatori esperti.

Ormai da troppo tempo, non me ne voglia Reggio Emilia, non riusciamo ad andare fino in fondo nelle manifestazioni europee di primo livello per club: si perde nella notte dei tempi l’ultima vittoria nell’Euroleague. Vincere aiuta il movimento, fa innamorare nuovi tifosi ma soprattutto spinge i ragazzi ad andare in palestra a giocare. La pallacanestro deve essere uno sport da GDO non da piccola boutique pretenziosa se vogliamo essere competitivi e interessanti per i media.

Piccola digressione sul campionato dove Sassari dà prova di maturità vincendo un match in trasferta contro Pesaro tirando male da tre e appoggiandosi ai centri. Sarà la svolta? Venezia distrugge Bologna che ha come scusante le molte assenze; la Reyer si candida con Sassari ad essere il contender di Milano. Reggio Emilia, dopo la batosta di Milano, distrugge Avellino sempre più in crisi di gioco e di vittorie. Brindisi trova la strada spianata contro un’arrendevole Cremona. Caserta viene piegata in casa da una concreta Capo d’Orlando che può quasi festeggiare la salvezza. L’Openjobmetis mette sotto al supplementare l’Acea in piena crisi e a rischio retrocessione. Attilio Caja indossa il cappello a cono e il mantello stellato da mago e trasforma la squadra di Varese conducendola a un’importante vittoria in chiave salvezza.

La LNP dimostra che le idee innovative vengono sempre premiate dal pubblico. Bello e interessante il format della fase finale di Coppa Italia svoltosi a Rimini: tante partite, anche femminili, e un grande successo di pubblico familiare fra gli stand.

Lodevole l’iniziativa dell’amico Renzo Vecchiato promotore della D.I.P.A. ma per piacere finiamola con le corporazioni, non creiamo altri albi professionali: è il mercato a qualificare i professionisti! Professionisti, termine abusato!

 

PS :… ma Napoli ha risolto i suoi problemi?

 

Amiamo il Basketball, il più bel gioco del mondo!