Europei U18 F: chiusura al 9°posto, il bilancio del coach

II 27 punti di Emanuela Trozzola – con un totale di 10 su 12 dal campo e 5 rimbalzi – hanno chiuso in gloria l’Europeo Under 18 dell’Italia che nella partita che assegnava il nono posto ha battuto la Lettonia per 75 a 60. Un europeo con cinque vittorie e due sconfitte, la prima col Portogallo padrone di casa, e quella degli ottavi di finale con l’Ungheria di un solo punto – ed in modo che Monsieur Rocambole non avrebbe saputo fare meglio – che avrebbe potuto portarci ai quarti di finale.
Ma l’obiettivo dichiarato della spedizione azzurra sin dalle prime ore del raduno era quello di salvarsi, guadagnare dunque la permanenza nella Division A. Operazione perfettamente riuscita, forse anche più facilmente di quel che ci si aspettava e forse per questo quel disgraziato punto con le ungheresi brucia un bel po'. Comunque il discorso è sempre lo stesso che facciamo da sempre qui a Pianeta Basket: queste siamo e con queste dobbiamo fare. Inutili sogni di gloria se le giocatrici per fare le Nazionali sono poche ed ogni tanto capita che qualcuna debba rimanere a casa per qualche guaio fisico. A quel punto non abbiamo alternative valide, ma per fortuna e per bravura delle ragazze, degli staff Nazionali e di club, quelle che ci sono mettono ogni goccia di sudore in quello che fanno ed alla fine qualche risultato si vede.
Anche questa estate è arrivata una medaglia, il bronzo dell’Under 20, un più che positivo settimo posto al Mondiale U17 (terza nazione europea) ed ora il nono posto dell’Under 18. Manca l’Under 16 il cui Europeo inizierà venerdì 16 agosto prossimo.
Luca Andreoli, coach dell’Under 18 ha fatto un bilancio di questi Europei. “Chiarezza sul nostro obiettivo di partenza: la salvezza. Questa squadra ha giocato solo una volta insieme, lo scorso anno e per motivi diversi ha perso dei pezzi per strada. Si poteva far di più? Sempre di può fare di più poi però ci sono le avversarie e gli eventi contro i quali a volte non puoi vincere. La partita con l’Ungheria ed il suo finale rimarranno come una lezione per una eventuale prossima volta per tutti e tutte noi. Quello di cui sono soddisfatto è che abbiamo creato un bel gruppo tra noi dello staff e la squadra. E che dopo la gara col Portogallo che aveva ambizioni di vittoria, abbiamo capito che potevamo giocarcela con tutti. Dalla prima giornata di raduno un mese e mezzo fa questa squadra di è trasformata ed ha raggiunto comodamente il suo obiettivo. Merito delle ragazze, dei club dove il settore giovanile femminile ha un programma serio. Noi dello staff abbiamo saputo dar loro la serenità necessaria. Usciamo da questo europeo con la consapevolezza di aver fatto un buon lavoro”.