Daniele Sandri-Federico Loschi, amici rivali al “Campus”

DOMENICA IN ASSIGECO-SCAFATI, PRIMA DI CAMPIONATO, SUSCITA INTERESSE IL DUELLO CHE METTERÀ DI FRONTE IL NUOVO ACQUISTO ROSSOBLU E L’EX DI TURNO, CHE SI CONOSCONO FIN DA BAMBINI
Sandri: «Ci sfinivamo nell’uno contro uno, dovrò tirare fuori un
02.10.2015 12:22 di  Luca Mallamaci   vedi letture
Fonte: Il Cittadino di Lodi
Sandri e Loschi: amici contro
Sandri e Loschi: amici contro

CODOGNO Amici per sempre. Anche quando le vite cambiano e i destini cestistici ti separano e ti oppongono. La musica la mettono i Pooh, il testo lo offrono Daniele Sandri e Federico Loschi, 25enni punti di forza rispettivamente di Assigeco e Scafati, pronti alla sfida diretta di domenica al “Campus”, palla a due inaugurale della stagione di A2.

Amici da sempre dalle elementari, dai primi passi nel vivaio della Benetton Treviso fino ai due scudettini Juniores. «È da allora che non riusciamo più a essere in squadra insieme: quest'estate non si sono concretizzate un paio di offerte che avrebbero potuto farci riunire - spiega Federico Loschi, in rossoblu in Dna nel 2011/2012 -. Quando ho saputo della richiesta dell'Assigeco ho pensato che per Daniele il “Campus” fosse il posto giusto per lui, gran giocatore e infaticabile lavoratore. È sottovalutato, nella mia squadra ideale sarebbe il primo acquisto. Lo dico perché è bravo, non perché gli voglio un bene dell'anima».

Un affetto che Daniele Sandri ricambia in pieno: «È una fortuna avere Federico come amico, abbiamo tanto in comune anche se siamo opposti: è come se fosse mio fratello. C'è sempre rivalità positiva, da quando, fin da piccoli, a ogni fine allenamento ci sfinivamo nell'uno contro uno. Di quel gruppo siamo gli unici a essere arrivati in Serie A, ma lui in particolare mi ha sempre aiutato tantissimo sia nel mondo del basket che fuori».

È la terza volta che si trovano da avversari: il bilancio è in parità. Entrambi giocano nel ruolo di ala piccola, destinati a marcarsi domenica sul parquet del “Campus”. «Le ultime due sfide, quando io ero a Brescia e lui a Torino, ricalcano le mille partitelle e i tantissimi allenamenti insieme. Ci conosciamo alla perfezione -ricorda Loschi -. È per questo che Daniele è il peggior avversario dal quale posso essere marcato: sa perfettamente come sono».

In casi del genere serve una sorpresa. «Beh, è vero, anche Federico mi conosce perfettamente. Ecco perché devo tirare fuori un “asso”, un’arma segreta - sorride Sandri -. In ogni caso la partita non si esaurisce nel nostro confronto, facciamo parte di una squadra: uno stimolo in più per l'Assigeco può arrivare dal vedere che nei pronostici ci mettono dietro Scafati».

In effetti Federico Loschi è in un club che punta in alto: «Sono contento della scelta fatta con un biennale in un progetto molto interessante. Mi fa piacere essere stato chiamato per partire in quintetto da coach Perdichizzi. Loschi è cresciuto molto nel triennio a Brescia: «Rimarrà sempre casa mia, c'erano cento tifosi alla cena a sorpresa alla mia partenza. La fiducia di coach Diana mi ha aiutato a migliorare. Ci aspetta un anno importante, abbiamo la possibilità di fare bene».

Anche Daniele Sandri punta a una buona partenza con l'Assigeco: «Siamo carichi, iniziare vincendo darebbe ancora più stimoli. Adesso che siamo tornati al completo, augurandoci di aver già pagato pegno alla sfortuna, vorremmo mettere in gioco le nostre capacità - chiosa l'ala rossoblu -. Con Scafati? Come tutte le gare quest'anno in un girone competitivo sarà equilibrata: la spunta chi ha più energia mentale e fisica».

Luca Mallamaci