A2 - Lorenzo Ambrosin: "Tornato a Agrigento per sentirmi di nuovo protagonista"

È la notizia che tutti aspettavano dalle parti di Agrigento e il 22 giugno scorso è diventata realtà con la firma apposta in calce al rinnovo con la Fortitudo per la stagione 23/24. Lorenzo “Lollo” Ambrosin vestirà ancora la casacca siciliana e si sta già preparando per una nuova avventura che vedrà i ragazzi del nuovo allenatore Damiano Pilot sempre combattivi e ostici per chiunque passi dal PalaMoncada.
La prima puntata del nuovo format Summer Talks curato dalla pagina Instagram @passionegialloblu di Alberto Benadì, da sempre vicina alle gesta della Reale Mutua Basket Torino, vede protagonista proprio il giocatore di Motta di Livenza(Tv) che quest’anno ha fatturato 16.4 punti di media.
Ci racconti la stagione appena conclusa ad Agrigento.
“La stagione è andata molto bene sia dal punto di vista personale che collettivo: il bilancio non può che essere positivo, considerando che eravamo una neopromossa. Nonostante ciò siamo riusciti a staccare il pass per i playoff uscendo poi contro una grande squadra come Cremona”.
Che rapporto ha avuto con coach Devis Cagnardi?
“Il rapporto che mi lega con coach Cagnardi è davvero ottimo, ormai lo conosco molto bene visto che che abbiamo già lavorato insieme per due stagioni. Sotto la sua guida, oltre ad essere migliorato tecnicamente, sono riuscito a maturare sia come giocatore e come uomo, cosa che considero fondamentale per la crescita di un atleta”.
Perché la scelta di tornare ad Agrigento?
“Ho scelto di tornare ad Agrigento perché avevo bisogno di ritrovare una piazza in cui potessi sentirmi di nuovo protagonista, soprattutto dopo l’esperienza di Scafati che mi aveva fatto perdere la passione per la pallacanestro.
E’ stata una scelta di cuore, perché in quel momento avevo bisogno di un posto nel quale mi potessi sentire amato e apprezzato dalla gente. Agrigento, da questo punto di vista non è seconda a nessuno”.
Fattore PalaMoncada…
“Il tifo caldo dei nostri tifosi è unico e difficilmente replicabile in altri palazzetti italiani. La passione della piazza per la pallacanestro è invidiata da tantissime altre realtà e ogni domenica lo percepiamo sulla nostra pelle. Il supporto della gente è sempre fondamentale per rendere il nostro palazzo un fortino inespugnabile”.
Anche a Tortona non è stato male, anzi.
“L'esperienza a Tortona è stata straordinaria e davvero formativa per il mio percorso da giocatore. Avevo iniziato molto bene, poi negli ultimi mesi sono calato un po’ senza essere riuscito a rendere a sufficienza.
La stagione è stata più che positiva e le vittorie nei playoff hanno dimostrato che quella squadra aveva carattere da vendere”.