NBA - Il rientro di Russell Westbrook non ha svegliato i "morbidi" Clippers

Il record dei Clippers durante l'assenza di dodici partite di Russell Westbrook è senza infamia e senza lode: 6-6. Tuttavia il suo rientro dall'infortunio, ieri sera contro i Pacers, non ha aiutato a creare una inerzia positiva e la squadra ha perso in back-to-back la seconda consecutiva dopo lo stop contro i Sixers. E ancora in casa, e ancora con un margine significativo. Dopo la partita, James Harden (11 punti con 3/7 al tiro e 7 assist) ha sollevato la questione della mancanza di identità dei Clippers. "Abbiamo un'identità in questo momento? Penso di sì, siamo morbidi. Può essere un'identità, se così vogliamo chiamarla. Dobbiamo essere più forti, mentalmente e fisicamente", ha commentato coach Tyronn Lue.
Eppure si tratta della stessa squadra che a cavallo tra gennaio e febbraio è stata la migliore dell'intera Lega. Invece contro i Pacers, la sua squadra è mancata di durezza. "L'unico modo per uscirne è giocare duro per 48 minuti, farlo bene ogni sera, su ogni possesso. Non due volte su cinque, non due volte su sei. Ogni volta devi fare quello che devi fare, così possiamo uscire da questo cul-de-sac. Russ ha avuto un bell'impatto, tanta energia. Penso che abbia spinto il ritmo. È qualcosa su cui dobbiamo costruire per andare avanti." ha concluso Lue.
Titolo? Un obiettivo che oggi sembra un po' più lontano per i Clippers che sono scesi al 5° posto a Ovest, a pari merito con i Pelicans. "Non puntare il dito, non incolpare. Ognuno deve fare il punto su se stesso, scoprire come può aiutare meglio la propria squadra. È da lì che si parte, da noi stessi [...]. Sappiamo dov'è il nostro soffitto, sappiamo come arrivarci. In fondo il mio ruolo di leader è quello di responsabilizzare i ragazzi, di ritenermi responsabile e di assicurarmi di rimanere uniti in questo momento difficile che stiamo attraversando", ha osservato Russell Westbrook.