LBA - Pozzecco e le Finals "Mi sembra Milano la viva con grande pressione"

Dal raduno della Nazionale azzurra a Trento coach Gianmarco Pozzecco guarda la finale scudetto 2023-24 tra la Virtus Bologna e l'Olimpia Milano. Oggi disputano gara 3 al Forum di Assago partendo dalla parità raggiunta 1-1 nelle gare alla Segafredo Arena, e dalla Gazzetta dello Sport viene chiesto un parere sull'andamento della serie. "Si vede la sofferenza agonistica. Mi piace anche perché è all’insegna del fair play. Mi pare che Milano la viva con grande pressione. Sembrava che dopo gara-1 la serie andasse verso l’Olimpia. Il fattore campo può dare serenità. La Virtus ha pagato l’assetto di gara-2 con Mickey, lungo dinamico che ha fatto fare un passo in avanti."

Pozzecco ha risposto anche alle domande sui singoli giocatori che, dopo la fine della serie scudetto, lo raggiungeranno in Nazionale per preparare il Preolimpico a Puerto Rico, un torneo a sei squadre che mette in palio un solo posto per le Olimpiadi di Parigi che cominceranno a fine luglio. Così nell'ordine.

Alessandro Pajola. "Ho definito Melli la cosa più vicina a Dino Meneghin. Pajola è il più vicino a Gianluca Basile. Il compagno che vorresti sempre avere. Ha un talento e tempismo perfetto alla Ricky Pittis, penso a quel tuffo per recuperare palla su Napier. Un’innata capacità di lettura del gioco. Ed è un vincente. Da principio avevo di Pajo una buona considerazione ma non quella che meritava. È stato Trainotti, il nostro general manager, a farmi andare oltre al giudizio iniziale. È uno da top Eurolega"
Stefano Tonut. "Ha lo status che gli permette di fare quello che ha nel suo bagaglio tecnico. Italiani come lui non ti lasciano mai per strada».
Nicolò Melli. "Con lui chiudiamo il cerchio: per me è indispensabile e mi permetto di allargarmi dicendo che lo è anche per Milano».
Marco Belinelli. "Un’istituzione. Fa cose che solo lui fa, inventarsi quei tiri con l’uomo addosso da 8-9 metri. Complicato stargli dietro nel gioco senza palla. Ha una dimensione unica."