Pozzecco: "Situazione basket italiano florida", e su Abass: "Ha vissuto una vicenda strana..."

Pozzecco: "Situazione basket italiano florida", e su Abass: "Ha vissuto una vicenda strana..."
© foto di ceretti / ciamillo

Il CT della Nazionale Gianmarco Pozzecco ha parlato ai microfoni di DAZN Got Game. Il coach dell'Italbasket ha iniziato parlando delle ultime gare di qualificazione a EuroBasket 2025. "Sono felice perché, al di là dei risultati, la Nazionale ha necessità di essere una squadra. Più che la selezione dei migliori 12 giocatori di pallacanestro offerti in quel momento. Da questo punto di vista siamo riusciti a fare in modo che i ragazzi che abbiamo selezionato in questi due anni, ha messo in piedi quello che si vede e si percepisce. Non solo vedendoli giocare. In questa finestra avevamo poco tempo per prepararci e abbiamo giocato bene. Ho visto tutte le altre Nazionali giocare, sono poche quelle che hanno giocato bene. Per questo sono molto contento".

La costruzione della Nazionale e la condizione del basket italiano: "Situazione florida"
"A me piaceva vedere sempre il bicchiere mezzo pieno che mezzo vuoto. Non mi piace lamentarmi o piangermi addosso. Parto dal presupposto che nel mondo dello sport l'ottimismo sia indispensabile. La situazione attuale secondo me è quantomeno interessante. Poi ognuno di noi sceglie che tipo di strategia usare. Molto banalmente adesso gli allenatori prima della partita hanno due opzioni: la prima, quella più classica e italiani, di lamentarsi delle assenze, degli infortunati. Usufruire di alibi che tante volte non lo sono, ma sono giustificazioni sacrosante. Naturalmente per prepararsi il paracadute se le cose non andassero bene. L'altra opzione è quella di avere grande rispetto dei propri giocatori indipendentemente da quelli che ci sono. Non preparare niente, far vivere ai giocatori la partita o la competizione indipendentemente dalle problematiche e sfighe che ognuno ha. Io ho scelto questo come quando ero giocatori. Nelle interviste pre-gara, i giocatori non preparano a un'eventuale sconfitta dicendo che mancano determinati giocatori. La situazione della pallacanestro italiana secondo me è florida. Anche se nelle Coppe facciamo fatica ma è un discorso più ampio. Ci sono giocatori di talento, ci sono giocatori di 16/17/18 anni secondo me veramente forti che ho avuto la fortuna di conoscere e seguire. Nella pallacanestro un problema che abbiamo, per quanto riguarda la visione della Nazionale, che i giocatori che giocano in Nazionale sono nettamente più forti di quelli che non verranno. E invece abbiamo visto che non è così, c'è sempre un riciclo. Poi è vero, ci sono squadre più o meno forti. Ma la nazionale di basket ha sempre avuto la possibilità di disporre di giocatori per poter competere". 

Belinelli e Hackett. Ma anche Abass: "Mi piacerebbe si togliesse la soddisfazione di fare una Olimpiade"
"Ritorno al discorso dell'importanza di mettere in piedi una squadra, più che una selezione. Fare in modo che i 12 che convochi siano in grado di essere performanti. Questa è una parte del mio lavoro, l'altra è non discriminare nessuno. Sarebbe ingiusto: il mio ruolo di selezionato è anche per certi versi di riuscire che la Nazionale sia meritocratica. E coloro che riescono a emergere nel campionato italiano siano premiati. Innegabilmente giocatori come Belinelli, Hackett, e aggiungo Abass - che ha vissuto una vicenda strana, ha fatto il preOlimpico e poi non le Olimpiadi. Capisco Meo, con la situazione che ha vissuto con Gallinari. Ci sono situazioni nel mondo dello sport che sono scelte complicate. Ma mi piacerebbe che un giorno si togliesse questa soddisfazione di fare una Olimpiadi. Io non ho preclusioni, devo fare delle scelte che fare e delle quali mi prenderò le responsabilità. I giocatori devono avere la massima serenità. Un'altra cosa da sottolineare, a partire anche dal Gallo, tutti sono legati alla maglia Azzurra. Anche quelli che per certi versi sono alla fine costretti a fare scelte diverse, ed è un'altra cosa di cui non si parla mai. Giocatori che giocano così tante partite poi devono fare delle scelte. Ma ripeto: saranno scelte mie nel massimo rispetto e considerazione per tutti. E penso di essere portato perché la Nazionale mi ha fatto molto soffrire da giocare. Non saranno mai decisioni superficiali ma sempre scelte sofferte, però prese con grande senso di responsabilità".