Lettere - Massimo Cilli e la cronaca di una "porcata" nel campionato DNG Under 19

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera giunta in redazione del presidente U.S. Tiber Basket Massimo Cilli che lamenta del malcostume che allignerebbe anche nei campionati giovanili. Un caso lo tocca direttamente ed è relativo al campionato dell'Under 19 DNG.
Desidero subito sgombrare il campo da facili ironie e da sorrisetti ebeti, avrei fatto comunque questo intervento a prescindere dal risultato della Tiber. La mancata qualificazione della mia squadra va addebitata in larga parte a noi stessi, ai giocatori, a chi li ha gestiti, alla società. Ma ritengo che certi fatti vadano denunciati comunque, che la logica del “MORS TUA, VITA MEA” sia una logica perversa che oggi favorisce qualcuno ma domani può ritorcersi contro, alla fine finisce per danneggiare tutti.
Perchè ho definito questo finale una porcata, molto semplicemente perché si è trattato di un campionato irregolare, falsato proprio da coloro che dovrebbero garantirne la regolarità. Appunto una “PORCATA”.
E stiamo parlando di un campionato importante, il più importante campionato giovanile, pomposamente definito da qualche fervida mente federale DNG Divisione Nazionale Giovanile. Campionato irregolare perché non è stato salvaguardato un principio fondamentale dello sport, quello dell’equità, o della parità, competitiva. Principio vilipeso e offeso nei fatti.
All’indomani dell’ultima giornata di campionato, (…ultima per modo di dire), ricevo una telefonata molto irata del Presidente del Perugia che lancia tuoni e fulmini sul fatto che si sia giocata una partita decisiva, anche per noi, in concomitanza col campionato di serie A e che una squadra Pistoia si sia presentata con tre giocatori in meno, ovviamente i più forti. Faccio presente che non si può contestare nulla alle Società, una se ne avvantaggiava evidentemente, l’altra non aveva nulla, ma proprio nulla, da perdere. Forse, a proposito di equità competitiva, qualcosa si poteva obiettare sul piano della sportività pura, ma quella è una qualità abbastanza rara. Il problema doveva essere semmai sollevato da chi gestiva il campionato ed era facile osservare un’anomalia piuttosto evidente.
Ma dicevo anche all’amico di Perugia che il campionato, a mio avviso, era già fasullo, già falsato, anche se si fosse qualificata la Tiber, perché una partita del 9 febbraio, avete capito bene 9 febbraio, quarta giornata di ritorno Pistoia - San Paolo, era stata rimandata al 2 aprile. Due mesi dopo a campionato finito!!! Per la cronaca in quella data Pistoia giocava ancora per la qualificazione o meglio per la prima posizione. Ovviamente situazione diversa dopo due mesi poiché le due partite perse consecutivamente da Pistoia non avevano alcun interesse per la classifica. La Tiber aveva giocato a Pistoia qualche giorno prima ed aveva regolarmente perso.
Forse le motivazioni dei ragazzi e della società di Pistoia non erano proprio le stesse.
Alla faccia di tutte le regole, quando, le condizioni sarebbero state diverse e contro ogni principio di equità, a cominciare dall’obbligo di recuperare la gara nei 15 giorni successivi; a quello della fissazione del termine di chiusura del campionato; a quello della contemporaneità dell’ultima giornata. Insomma una vera “PORCATA”, a prescindere dal risultato finale. E la farsa non finiva qui, perché, guarda caso, per quella data risultavano indisponibili almeno due giocatori del Pistoia convocati per un raduno della Nazionale. Un fatto , per alcuni, del tutto irrilevante per una partita che avrebbe deciso le sorti di ben quattro squadre, su dieci!!!
Ovviamente mi sono attivato per evitare questo ulteriore scempio, e UDITE; UDITE, la cosa veniva osteggiata, con un evidente tentativo di boicottaggio da Roma, forse più a nord. Malafede, stupidità, leggerezza, incompetenza, incapacità, superficialità un mix di tutto questo, conoscendo bene i personaggi che dovrebbero governare questo settore. Così come non faccio fatica a immaginare ben altra attenzione se il problema avesse riguardato squadre lombarde o venete. Ma grazie anche al buonsenso di qualcuno un barlume di legalità, ma solo un barlume, veniva ripristinato e la partita veniva fissata al 7 di aprile.
Mi domando se il Presidente Petrucci, che a mio avviso non è stato portato al corrente dell’accaduto, quando era alla Federcalcio avrebbe permesso uno scempio simile, che so, al campionato Primavera di calcio.
Evidentemente siamo sfortunati, o meglio non abbastanza audaci da guadagnarci la fortuna, ma questo campionato è cominciato male già quando la Virtus Bologna ha preteso ed ottenuto lo spostamento in altro girone, determinando un evidente squilibrio nella scelta delle squadre qualificate. Ciò malgrado il Girone C è l’unico dove il divario tra squadre qualificate ed eliminate, ben cinque, è di soli due punti. E’ finita così e così sia.
Ma lascio a tutti una riflessione complessiva, anche agli amici Capobianco e Bocchino e cioè se valga veramente la pena di arrabattarsi, sacrificare la propria esistenza, lottare ogni giorno per trovare voglia, risorse, entusiasmo, per poi vedere travolti, insultati, quasi con irriverenza, i più elementari valori della legalità nello sport.
Noi ci stiamo pensando molto seriamente.
Massimo Cilli
Presidente U.S. Tiber Basket