Umberto Vezzosi, un grande "prof" dietro lo scudettino della Virtus Siena

(Enrico Campana) Al Flippers Camp di Passignano del quale Pianetabasket.com è Media Partner arriva (mercoledì mattina 22 giugno) per un’attesissima lezione da parte degli oltre 100 partecipanti fra i 6 e i 13 anni il professor Umberto Vezzosi. Si tratta il coach-guru reduce dal trionfo della Virtus Siena sulla Virtus Bologna, campione uscente, battuta di 31 punti nella finale Under 17 che vale il 3° scudetto della sua storia del virtuosissimo club senese che quest’anno ha vinto anche la Coppa Italia dilettanti, perso di un soffio contro la Benetton il titolo Under 19 e dominato nella categoria cadetti con 52 partite vinte consecutivamente.
Umberto Vezzosi, in passato vice di Valerio Bianchini nella Mps, professore di scuola è uno dei massimi esperti (e non solo italiani) nel riconoscere il talento del campione, ma anche un maestro nell’insegnamento dei fondamentali e dell’organizzazione del gruppo, con una missione sempre più rara, di stampo slavo, quella di creare giocatori per le nazionali. L’anno scorso agli europei cadetti la Virtus diede ben 4 giocatori della sua selezione (Imbrò, Bianconi, Tessitori, Rovere) e lui venne premiato con la chiamata di vice-coach. Tanto per capire la produzione di questa scuola, quest’anno altri 3 giocatori virtussini faranno parte della Juniores azzurra agli europei.
Nella sua famiglia c’è un altro coach, la moglie che, pochi sanno, tenne a battesimo un certo Simone Pianigiani che fece la sua prima esperienza quale assistente, prima di essere lanciato dalla Mens Sana.
Il suo motto è quello di non farsi travolgere dalla notorietà e dall’eccesso, e gli piace precisare “che per me la pallacanestro conta il giusto”. Altro aspetto fondamentale è quello di non creare barricate nel rapporto fra coach e allievo, e per eliminare o ridurre la barriera generazionale ricorre all’aiuto di uno psicologo onde evitare eccessi di overcoaching, di durezza perché il ragazzo deve essere geloso dei suoi spazi e saper raggiungere un equilibrio come persona attraverso lo sport.
Nella sua agenda, nei prossimi giorni, dopo Passignano, figurano diversi appuntamenti, molto attese le sue lezioni sul tema del Settore Giovanile al corso allenatori nazionali di Bormio il 7 luglio e a Sportilia (10-20 luglio)
Il trionfo di Bologna era stato annunciato, ma non per questo scontato, anzi. “Non è venuto per caso, non esiste il troppo facile nello sport, specie a questi livelli. I ragazzi – ammonisce - sono stati scelti, reclutati quando erano giovanissimi e non erano né forti né famosi. Questo scudetto non è frutto di un caso, la Virtus era certamente favorita ma non poteva sbagliare, ed è stato così per tutta la stagione. Perché oltre al titolo Under 17 che mancava nella storia della nostra società, abbiamo vinto anche 5 tornei di cui internazionali battendo squadre fortissime come il Khimki Mosca e Zagabria. E voglio sottolineare, proprio perché da fuori sembra tutto facile, che fra infortuni e impegni della squadra di A dilettanti abbiamo vinto alcune gare anche senza il quintetto base e con soli 6 giocatori”.
Senese del nord della Provincia, Poggibonsi, convinto che il lavoro in palestra paghi al 100 per cento e che il giocatore non deve ritenersi intrappolato dagli schemi ma abbia bisogno della sua creatività, Umberto Vezzosi ha avuto la gioia di toccare con mano i risultati del suo metodo nella finale, è raro che una squadra vinca di 31 punti sul campo dei campioni uscenti, e avere ben 2 giocatori nel quintetto ideale. Si tratta di Matteo Imbrò e Amedeo Tessitori.
Matteo, siciliano di porto Empedocle avviato al basket dal padre Antonello, lascia la Virtus Siena per la Virtus Bologna che l’ha acquistato un anno fa, si tratta di uno dei maggiori talenti degli ultimi 10-15 anni, un play creativo, dotato di doti atletiche e al quale la Giuria del Premio per il Giocatore più progredito (Miipa) ha assegnato una menzione speciale il 24 giugno nella serata di Passignano in cui se saprà il trofeo lo vincerà Alessandro Gentile o Brian Sacchetti.
Venendo ad Amedeo Tessitori, pisano, poco più di 2 metri, minore di un fratello giocatore a Montecatini, è il lungo all round alla Bargnani. E’ stato protagonista nella finale di una delle più strepitose partite nella storia del “piccolo scudetto” ricordando Dario Saric, il gioiellino croato che l’anno passato ha dominato la scena degli europei “Under 16” e brillato fra gli Juniores. Al suo attivo 34 punti e ben 22 rimbalzi.
A mia memoria, non ricordo una doppia tanto spettacolare, ma nonostante l’ one-man-show che caratterizza una stagione di continui progressi, stranamente Bologna ha deciso di non assegnare i titolo di Miglior Giocatore. Mistero…Ma forse meglio così, sarebbe stato uno spareggio fra lui e il suo compagno Imbrò, vedremo chi fra i due andrà più lontano. Intanto sul taccuino di Vezzosi ci sono i nomi di ben 102 ragazzi scelti dalla Virtus per il provino. Arriveranno da tutta Italia con la speranza di strappare una maglia rossublu e vivere al college senese un’esperienza di sport e di vita unica che s’ispira alla favola del fondatore del club, un sacerdote-matematico-coach entrato nelle leggenda del basket.
Perché come tutti i professionisti vorrebbero giocare nella Mps, per i giovani il traguardo è far parte della scuola d’oro di Siena che ha fornito una trentina di giovani per le selezioni giovanili.
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