La Fulgor Libertas Forlì pensa a Garelli

IERI UN ALTRO cda, il primo dopo l’assemblea dei soci di lunedì 18, il primo dopo la domanda di ripescaggio in Legadue formalizzata ad ampia maggioranza, ma — come raccontato ieri — con alcuni mal di pancia. Ieri è tornato a farsi vedere Gianni Genesi, gm uscente, socio storico e influente, che ha dialogato a lungo prima della riunione con il presidente Giorgio Grazioso. Molte, come anticipato ieri da un socio — uno dei possibili otto pilastri — le questioni da chiarire su come sarà affrontata la prossima Legadue.
GENESI e Grazioso sono i due protagonisti sulla scena da alcune settimane. Del presidente il ruolo è chiaro: guidare la Fulgor verso una professionalizzazione, oltre che verso il ripescaggio. Mentre Genesi ha cercato di correggere la rotta: ok alla Legadue, ma attenzione alle spese. Quanto costerà Gino Natali? E il direttore sportivo che dice (diceva?) di voler portare? Dicono che tra i due ci sia stato anche un confronto duro, nei giorni precedenti. Ieri, è andato in onda un tentativo di mediazione. Grazioso non può perdere l’appoggio — economico, e non solo — di Gianni Genesi. Il quale non vuole che la società venga gestita in maniera insostenibile per la sua situazione economica. Lo stesso dubbio — ecco che i tasselli iniziano a combaciare — di Stefano Raffoni, mister Ortomio, che al ripescaggio ha votato contro nell’assemblea di lunedì. Per cui, con gli otto nomi ancora da rivelare alla città, Grazioso ha iniziato a venire incontro alle esigenze dei ‘risparmiosi’. Nei giorni scorsi i toni sono cambiati. Prima Natali ha parlato di Legadue al risparmio, poi non si è parlato più di un ds preso da fuori, ma di uno della zona. Tutte soluzioni al risparmio, d’accordo, ma che consentirebbero a Forlì la garanzia di sopravvivere l’anno prossimo. Che il panorama sia serio lo dice Barcellona, società fino a ieri ricchissima: tutti i giocatori sul mercato e benservito a Sandro Santoro, gm. Forlì che non aveva un gm professionista, come fa a permetterselo ora?
ECCO allora che improvvisamente crescono le quotazioni dell’allenatore favorito da Genesi, Gigi Garelli. Già a Forlì in almeno altre tre occasioni, ma certo nobilitato dal titolo di allenatore dell’anno due stagioni fa. Se davvero Grazioso si convince — l’aveva escluso quattro giorni fa — c’è poco tempo. Garelli ha due offerte, da Castelletto Ticino e Capo d’Orlando, entrambe in Dna, nonché una chance (difficile) a Veroli. Ma il nome del coach è una pedina di una trattativa più ampia.
Marco Bilancioni