Lega A - Final Eight, Avellino per la quarta volta seconda: prove per essere l'anti Milano

Il precedente più significativo nella stagione 2007-2008: Coppa vinta e poi si finì terzi
14.02.2017 20:00 di  Massimo Roca   vedi letture
Fonte: Il Mattino
Lega A - Final Eight, Avellino per la quarta volta seconda: prove per essere l'anti Milano

Non c’è più il biancoverde di Siena o quello della Benetton. Non ci sono più le bolognesi, né Roma, mentre Cantù e Pesaro navigano nelle retrovie. Il basket italiano ha cambiato volto al vertice con la sola Milano a difesa della tradizione. Dopo i trionfi di Sassari degli anni scorsi, ecco spuntare Avellino. Non era facile confermare la seconda parte della scorsa stagione: ma le cifre dicono che la Scandone è l’attuale anti Milano. Dopo i duelli in finale di coppa Italia e Supercoppa, ora c’è il secondo posto solitario alle spalle dei campioni d’Italia. I sei punti di distacco, seppur con lo scontro diretto a favore, sono un divario difficilmente colmabile. I biancoverdi dovranno guardarsi alle spalle dalle tre immediate inseguitrici: Venezia, ma soprattutto Sassari (la più in forma del campionato) e Reggio Emilia (attivissima sul mercato). Intanto ci si gode un secondo posto storico. Sono tre i precedenti da ricordare in tal senso. I due più recenti forse sono anche quelli meno significativi in quanto si riferiscono alle prime giornate di campionato. Nella stagione 2011-12, la prima targata Sidigas, la partenza fu di qualità in una difficile fase di transizione con la Scandone non ancora controllata da Gianandrea De Cesare. Sconfitta all’esordio a Montegranaro, poi poker di vittorie (Bologna, Treviso e Sassari in casa e Teramo in trasferta), seguite dalle battute d’arresto a Cantù ed in casa contro Casale Monferrato prima del successo a Pesaro. Complessivamente secondo posto alla seconda, alla terza, alla sesta ed all’ottava giornata, addirittura primato, seppur in coabitazione, alla quarta ed alla quinta. La fuga iniziale di Troutman fece da preludio all’esplosione di Linton Johnson esaltato dalle assistenze di Marques Green. In quella formazione ricordiamo la sagacia di Golemac, l’estro di Dean, la follia ed il talento di Ronald Slay. In precedenza, nella stagione 2009-10, quella del post Eurolega, il fiato grosso per gli sforzi europei portò la gestione Ercolino ad affidarsi a coach Pancotto. Il budget ridotto ed il “vascellino”, così come amava definire il suo roster l’architetto di porto San Giorgio, non costituirono un handicap, almeno inizialmente. La partenza sprint in linea con le caratteristiche del back court di quell’anno formato da Dee Brown e Demarcus Nelson, ma anche il tiro da tre di Akyol e Lauwers e la qualità dei lunghi Troutman e Szewczyk, portò in dote addirittura il primato nelle prime sei giornate dopo altrettante vittorie. In realtà i successi consecutivi sul campo furono sette, se si considera anche quello a Napoli contro la formazione del presidente Papalia successivamente esclusa dal campionato. Il big match della settima giornata a Siena segnò la prima sconfitta stagionale. Il vero precedente resta quello della stagione 2007-08, quella dello storico successo in Coppa Italia. L’Air di coach Boniciolli chiuse la regular season al terzo posto con il record societario in serie A sia per punti (46) che per percentuale di vittorie in regular season (23 su 34). Il testa a testa con Roma alle spalle di Siena si chiuse in perfetta parità ma con il vantaggio dei capitolini nei confronti diretti. I biancoverdi si sono ritrovati per tante giornate al secondo posto ma sempre in coabitazione con i giallorossi e/o altre formazioni (Montegranaro su tutte). In una sola circostanza Green, Smith e compagni occuparono solitari la piazza d’onore: alla terzultima giornata di regular season grazie alla vittoria su Treviso ed al concomitante successo di Montegranaro a Roma. Fu poi la successiva sconfitta casalinga con Milano a pregiudicare il secondo posto finale.