Lega A - Cavaliero: "Logan un big. Dategli tempo per inserirsi"

La guardia di Varese è l'ex del match di domani: "Avellino ha talento offensivo quasi illimitato". Sul nuovo arrivo in casa biancoverde. "Ha mentalità vincente"
04.03.2017 08:42 di  Massimo Roca   vedi letture
Fonte: Il Mattino
Lega A - Cavaliero: "Logan un big. Dategli tempo per inserirsi"

Sarà uno dei due ex del match di domenica. Rispetto ad Anosike, il rapporto tra Daniele Cavaliero ed Avellino ha radici ben più profonde. Il triestino ha vissuto tre stagioni in biancoverde: 2007-08 e poi dal 2013 al 2015. Varese arriverà ad Avellino da fanalino di coda. La formazione di coach Caja condivide con la rediviva Cremona l’ultima piazza a quota 12. Nel posticipo di lunedì scorso è arrivato il successo casalingo contro Pistoia: “E’ una vittoria che ci dà un po’ di ossigeno. Non abbiamo fatto una gran partita, ma ci teniamo stretti questi due punti” commenta l’ex capitano biancoverde. Ci si aspettava un impatto differente di coach Attilio Caja, subentrato a Paolo Moretti in seguito al ruolino di marcia deficitario del tecnico aretino fatto di 3 vittorie in 11 gare. Il coach pavese finora ha fatto anche peggio (2 vittorie in 8 gare), ma il lavoro fisico e difensivo è destinato a dare i suoi frutti. Almeno questo è il pensiero di Cavaliero: “Un cambiamento c’è stato. Ci alleniamo con una maggiore intensità. Difensivamente siamo cresciuti perché abbiamo delle regole. Dopo tanti mesi di difficoltà, ci vuole del tempo e soprattutto fiducia, cosa che riscontriamo, purtroppo, solo a sprazzi. Credo che questa sia comunque la direzione giusta”. Trenta minuti d’impiego nella prima gara sotto la guida di Caja, poi minutaggio quasi dimezzato. Cavaliero è passato dai 22 minuti di media dell’era Moretti ai 16,7 attuali. “Se dipendesse da me giocherei sempre 43 minuti su 40” scherza la guardia triestina. “E’ normale che ogni allenatore abbia le proprie idee. E queste vanno rispettate. Bisogna solo fare il meglio rispetto a ciò che ti viene richiesto. Saranno due mesi molto complicati. Personalmente cercherò solo di farmi trovare pronto”. Cremona ha cominciato a correre. Pesaro resta un discreto team sebbene non riesca a decollare. A Cantù la situazione appare confusa: “Saremo in quattro a giocarcela”. Ora di nuovo un avversario ostico: “La Sidigas è meritatamente tra le migliori tre formazioni del campionato. Partiamo dalla difesa per contrastare un talento offensivo quasi illimitato. Cercheremo di farli correre il meno possibile”. La Scandone ha inserito Logan per compiere un ulteriore salto di qualità. Nelle prime due uscite c’è stata una mini crisi di rigetto: “Logan lo conosciamo tutti. Sappiamo quale sia la sua esperienza e la sua mentalità vincente. Entra in un gruppo che ha delle dinamiche e delle gerarchie ben definite. In questo dovranno essere tutti bravi tutti a venirsi incontro reciprocamente e capire quali siano le situazioni dove lui può dare qualcosa in più e dove invece dovrà limitarsi per lasciare spazio a ciò che già funziona al meglio”. Green, Ragland, Logan: tre giocatori per due posti. Talento, esperienza, ma anche necessità di adeguamenti per non soffrire eventuali mis-match difensivi: “Avellino ha in sé fisicità per reggere l’urto. La triade Green-Ragland-Logan può soffrire qualcosa. Si fa però fatica a pensare ad un assortimento migliore in attacco. Per la difesa avversaria sarà difficile battezzare qualcuno”. Primi per problemi di abbondanza per Sacripanti. Nel finale di Brescia ha rinunciato a Green. Non era quasi mai successo prima: “Questo è il momento di fare qualche piccolo esperimento per arrivare a fine stagione con le idee più chiare”. Un ultimo messaggio è per Giovanni Severini: “Vorrei tributare un giusto plauso al suo impegno. E’ un ragazzo d’oro, una persona straordinaria, un grande lavoratore. E’ un giocatore che nella mia squadra vorrei sempre”.