Lega A - Antonio Forni vede per la Fiat Torino un futuro da big

Lega A - Antonio Forni vede per la Fiat Torino un futuro da big

Tutto il quartier generale dell'Auxilium Fiat Torino arriva nella sede di Tuttosport per una intervista con Piero Guerrini: insieme al presidente Antonio Forni ci sono il figlio Francesco, vicepresidente, accompagnato dal responsabile delle aree comunicazione Marco Atripaldi e dall'addetto stampa Roberto Bertellino. Un fiume in piena, nel senso buono del termine!

Piemonte la nuova terra del basket. "Stiamo vedendo che il basket funziona in tutto il Piemonte. Tre Coppe Italia non si vincono per caso. Noi siamo la punta dell'Iceberg, ma guardate Tortona, Casale, Biella, Omegna, le tante realtà. Ancora ci dobbiamo abituare a questo, trionfo noi."

Sostenibilità economica. "La prima fase di questo progetto meraviglioso e straordinario l'abbiamo realizzata da soli, poi si è fatta avanti Fca che con Fiat non è soltanto title sponsor, ma partecipa allanostra vita, condivide. Adesso vediamo il rinnovo... Vogliamo costruire insieme il prossimo budget per una squadrasempre competitiva. Del resto il futuro non può essere così, intendo sulle nostre spalle e stop. Ma lo dico per essere chiaro: vogliamo condividere questo progetto, convincere altri sponsor e alla luce dei risultati siamo ottimisti. E anche soci, assolutamente sì. Siamo aperti a tutto ciò che dia ulteriore e maggiore solidità al futuro del basket torinese. Ricordo che ai miei tempi a Biella c'erano 15 soci".

Stagione 2018-19 in cantiere. "Certo, vogliamo dare continuità e il primo segnale è stato il rinnovo per Peppe Poeta. Quando contro Venezia Peppe si è tolto la maschera per il naso rotto perché non respirava bene. Il dottore era preoccupatissimo. Ma lui ha dato una scossa vera ai compagni. In quel momento Francesco ed io ci siamo detti: "Peppe deve restare a Torino per sempre". Ma vogliamo trattenere anche Valerio Mazzola (è stato decisivo anche in finale, rischiando un infortunio peggiore al polpaccio. Ragazzo speciale), provarci con Diante Garrett, uno dei migliori playmaker in A e siccome riceverà offerte non sarà facile. E ci proveremo pure con Deron Washington. Poi con 6 stranieri e con la volontà di disputare ancora e sempre le Coppe, dovremo avere anche quattro italiani in grado di tenere il campo ad alto livello. Dunque ci sarà un ingaggio o due nuovi. Vogliamo dare profondità all'organico".

Palavela e partner. "Il Palavela una casa ideale, per ora giocheremo le partite e avremo la sede. Certo,ci sarebbero anche spazi per gli sponsor, la possibilità di avere una palestra secondaria, ristorante, club house, hospitality. Ma tutto dipende dalle disponibilità economiche. Al momento pensiamo alle priorità: 1. giocarci 2. avere la sede 3. avvicinare di più il pubblico al campo perché diventi una vera arena di basket In cinque anni abbiamo vinto due campionati e una Coppa Italia. Ma si cresce per gradi, secondo le disponibilità finanziarie. Certo, come ho detto prima, si avvicinassero altri partner... Allora..."