David Blatt: "ho imparato le differenze tra Europa e America"

David Blatt: "ho imparato le differenze tra Europa e America"

Il coach dei Cleveland Cavaliers, una vecchia conoscenza del basket europeo che risponde al nome di David Blatt, tecnico vincente con CSKA Mosca e Maccabi Tel Aviv, racconta le differenze tra la pallacanestro del Vecchio Continente e l'America della NBA in una intervista che ha rilasciato alla Gazzetta dello Sport a firma Massimo Lopez Pegna.

"Lezioni? Ho imparato una grande lezione. Quale? Che avevo tanto da imparare. È davvero differente qui. Quando me lo dicevano, sorridevo: "Ehi, conosco la materia: ho allenato per 22 anni", rispondevo superbo. Ma ho capito che ci sono situazioni che ignoravo. Vuole degli esempi? La lunghezza del gioco e della regular season. Dunque, il poco tempo che hai per preparare le partite e i continui spostamenti. In Europa ci sono due gare in una settimana e ognuna ha un peso specifico molto differente rispetto alle 82 che fai qui. E hai la possibilità per concentrarti e studiare i particolari. Sono aspetti che ho sottovalutato venendo qui.

Il destino di tutti i tecnici che hanno James in rosa è questo: se vinci è merito suo, se perdi è colpa tua, racconta un giornalista di Cleveland. Blatt sorride e scruta il suo pupillo, concentrato in allenamento come fosse gara-7 delle finali. Con sincera ammirazione dice: «LeBron non ha solo un elevatissimo quoziente intellettivo per il basket, è uno studioso del gioco. È come se avesse in testa un computer: legge in anticipo cosa sta per accadere. Ne ho visti pochissimi con quelle capacità. E poi è un'enciclopedia: conosce tutti gli avversari, le loro tendenze, il modo di muoversi. Davvero pazzesco».

Ah. l'Italia. Quella esperienza fu meravigliosa, anche a livello personale: amo quella regione, l'atmosfera. E poi abbiamo avuto un gran successo sul campo. La Benetton aveva davvero un programma di basket eccellente. Furono due anni straordinari e felici. Inoltre, ero un fan dell'Olimpia di Dan Peterson: una squadra che negli anni 80 ha avuto un impatto sulla mia carriera".