Belinelli: "Obiettivi il secondo anello e la Nazionale a Rio"

Belinelli: "Obiettivi il secondo anello e la Nazionale a Rio"

Marco Belinelli superstar fra Torino e Cernobbio, alla penna di Andrea Ramazzotti del Corriere dello Sport affida una serie di sogni e riflessioni che spaziano da un'altro anello NBA alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016 con la Nazionale azzurra. Un botta e risposta che vi proponiamo. 

«Di questi ne voglio vincere un altro. Assolutamente» ha ammesso candidamente Marco Belinelli accarezzando il trofeo riservato ai campioni Nba. Belinelli, cosa vuol dire per lei portare in Italia questo trofeo? "E' una soddisfazione particolare, diffìcile anche da descrivere. Avrei voluto mostrarlo anche a San Giovanni in Persiceto, ma purtroppo non avrò tempo per farlo. Spero di avere l'occasione di portarci quello che vincerò il prossimo anno».

Pensa già al bis? «Naturalmente. Siamo la stessa squadra che ha vinto il titolo e in più abbiamo coach Messina che porterà la sua esperienza nello staff di Popovich».

Felice di ritrovare Messina? «Potete dirlo forte. Per me è stato un allenatore molto importante perché l'ho avuto quando ero poco più di un ragazzo nella Virtus di Ginobili e Jaric. Sarà un innesto che ci farà comodo».

Giusto dire che San Antonio partirà davanti a tutti? « Non mi piace parlare di Spurs favoriti. Siamo una squadra umile che però punta a vincere il secondo anello consecutivo: nella sua storia San Antonio non ha mai centrato il "back to back" e vogliamo riuscirci noi. Abbiamo un bel mix tra giocatori esperti e giovani di valore che anno dopo anno crescono sempre più».

Pensa già alla sera detta consegna dell'anello? «Un po' sì, ma il 28 ottobre è ancora lontano. Di certo i momenti prima della partita con Dallas quando mi metterò l'anello al dito perla prime volta, non li scorderò per un bel pezzo».

Il ritorno di LeBron James nella sua Cleveland sarà un pericolo in più per voi? «Una stella come LeBron quando cambia maglia sposta gli equilibri specialmente se va ir una squadra come Cleveland che ha preso anche Kevin Love. La Eastern Conference si è sicuramente rinforzata, ma nella Western ci sono comunque 8-9 formazioni di grande livello, direi da titolo».

A livello psicologico l'anello conquistato cosa le da? «Fiducia e convinzione nei miei mezzi. Voglio migliorare ancora, ma sono certo che la prossima stagione potrò essere ancora più importante per San Antonio. Soprattutto nei play off dove mi auguro di lasciare ancora più il segno».

Quando la rivedremo in Nazionale? «Partecipare alle Olimpiadi di Rio del 2016 è un mio obiettivo. Quest'anno non ho potuto rispondere alla chiamata di coach Pianigiani perché gli allenamenti e gli impegni azzurri sono iniziati una settimana dopo la fine della stagione Nba ed avevo bisogno di riposo. Con Pianigiani, però, ho ottimi rapporti e la voglia di vincere con l'Italia c'è».