Barbarich a ruota libera su Pesaro

salvarsi sarà il nostro scudetto assoluto
Barbarich a ruota libera su Pesaro

Alessandro Barbarich, pesarese ed ex dirigente biancorosso ora procuratore di giovani promesse cestistiche, fa il punto sul mercato pesarese appena concluso passando in rassegna, giocatore per giocatore, pregi e difetti di ciascuno, con l'occhio di un addetto ai lavori, ma soprattutto con quelli di grande tifoso della Vuelle.Il tutto è comparso su Il Resto del Carlino/Pesaro a firma Matteo Fattori.

Innanzitutto Alessandro, che fine hai fatto? «Ho la mia agenzia da un annetto a questa parte, che in realtà è la costola europea di un'agenzia americana. Quello che faccio è ciò che mi è sempre piaciuto: mi cerco i ragazzi in giro, li recluto e cerco di piazzarli. Il momento non è facilissimo ma ho piazzato un paio di colpi importanti in squadre blasonate e questo almeno mi fa pubblicità per il futuro».

Ma oltre ad essere un procuratore sei anche un tifoso. «Sono un grandissimo tifoso pesarese, non l'ho mai negato neppure Quando lavoravo alla Vuelle. Ricordo di aver visto la prima partita con mia madre incinta di mio fratello. Avevo dunque sui 3 anni ed ero al vecchio palas, quello coi tubi Innocenti. Inoltre ero presente a tutti e due gli spareggi salvezza, a Bologna e Milano, una cosa di cui vado superorgoglioso».

Torniamo alla Vuelle, hai visto la squadra di quest'anno. La tua opinione sui nuovi? «Marc Trasolini non è uno uscito dal  ghetto come molti americani. E' un giocatore interessantissimo e intelligente. Ho cercato di reclutarlo per me, ci ho  parlato diverse volte, ma alla fine ha scelto un'altra grandissima agenzia. Non farà impazzire le folle, ma io credo in lui. E' un giocatore di vera sostanza. E' fatto per chi conosce il basket. E' un giocatore di 10 anni fa, "old style", se mi passi il termine. Se farà una buona stagione può sicuramente ambire a qualcosa di più, anche grazie al passaporto italiano.

OD Anosike vorrei dirti che mi piace, ma forse è un po' basso. Una volta gente di 203 cm faceva onde in Italia, però adesso esistono anche centri di 210cm che saltano come grilli, tipo Lawal o Varnado. Lui è uno specialista, fa quelle 2-3 cose e le fa bene. Al college dominava. Speriamo lo faccia anche in Italia.

LaQuan Prowell secondo me non è un lungo. E' un ala piccola alta, non me lo ricordo come uno che fa a cazzotti sotto le plance. Forse è quello che mi desta più perplessità. Però è senz altro un gran tiratore.

Elston Turner Jr. è uno che sa fare canestro. Però anche Reggie Hamilton era un realizzatore. Bisogna vedere quale sarà la sua velocità di adattamento. Al college aveva la squadra al suo servizio, a Pesaro non sarà così. E soprattutto qui non c'è solo attacco, bisogna giocare bene in entrambi i lati del campo.

Bernardo Musso? Su di lui posso dire solo che se Dell'Agnello lo ha voluto fortemente saprà certamente quello che potrà dare alla squadra.

Alvin Young lo conosciamo tutti: speriamo che non gli venga neppure un raffredore, per il resto, acquisto di livello assoluto».

Riguardo al settore play? «Pecile e Traini hanno grande talento, ma potrebbero pagare in difesa quando si troveranno davanti gente grossa come Hackett. Pecile è però un trascinatore, un'entusiasta, uno che aiuta tutti e ha l'esperienza per non farsi superare tanto facilmente».

Ti abbiamo visto spesso in sede parlare fitto col Ds Cioppi. «Faccio spesso delle belle chiacchierate con Cioppi, un amico. Ho provato a piazzargli alcuni miei assistiti, ma nonostante non ci sia riuscito a me questa dirigenza piace molto. Secondo me stanno lavorando bene, a viso aperto e con idee buone. Abbiamo uno dei budget più bassi e salvarsi sarà davvero uno scudetto assoluto. Se ci salveremo bisognerà andare fieri di questa squadra e di questa dirigenza. Inoltre sarei davvero contento se tornasse Andrea Bartolucci come quarto lungo, perchè è un ragazzo d'oro e merita di stare a Pesaro. Infine ci tengo a dire che abbiamo finalmente dato impulso al marketing. Abbiamo gente capace da quel punto di vista che ha potuto dar prova della propria competenza».