Ultimi ma non ultimi, Respekt für Bamberg

02.12.2016 20:08 di  Alessandro Palermo   vedi letture
Trinchieri (Facebook Bamberg)
Trinchieri (Facebook Bamberg)

La sfortuna del Bamberg di coach Andrea Trinchieri e Nicolò Melli non ha fine. Dopo le prime dieci partite di EuroLega - dunque un terzo della Regular Season - il bilancio è decisamente negativo: ben otto le sconfitte, mentre sono soltanto due le vittorie. Con il successo dell'Unics Kazan sull'Olimpia Milano, ora i tedeschi sono addirittura ultimi in graduatoria. Se fermate il primo per strada, uno a caso, e gli fate vedere la classifica, probabilmente prenderebbe il Bamberg come una squadra di "scarsoni". La classica squadra "materasso" delle competizioni europee. Tutto il contrario.

Il Brose è forse l'unica squadra della competizione ad essersela giocata alla pari con tutte le altre ed i punteggi lo dimostrano. A parte il -14 di Kaunas ed il -7 di Vitoria, maturati rispettivamente alla nona ed all'ottava giornata, sono tutti scontri combattutissimi, fino all'ultimo secondo. Anche il tonfo in casa del Baskonia, dell'altro italiano Andrea Bargnani, non deve ingannare. Partita pazza, la vittoria era già nelle tasche di Trinchieri, ma qualcuno ha scucito la toppa dei pantaloni dell'ex Cantù quando mancavano pochi secondi al termine.

IL BILANCIO DEL BAMBERG, DATI ALLA MANO
Ora, con ben otto ko sul groppone - in dieci partite disputate - la faccenda si mette male per il Bamberg. I playoff, in realtà, sono lontani ma non lontanissimi. Anzi, un traguardo tutto fuorché impossibile ma il problema non sembra essere questo, quanto nella testa dei giocatori. La squadra sembra ormai sfiduciata e mentalmente debole. Cosa comprensibile viste le continue beffe nei secondi finali delle partite.

- Nelle 8 volte in cui i tedeschi sono andati al tappeto, ben 6 sono ko di misura. Bamberg sconfitto da un minimo di un punto ad un massimo di quattro

- In queste 6 battute d'arresto, il Bamberg è stato sconfitto di 1.8 punti di media. Tra l'altro , ci teniamo a precisarlo, contro grandi squadre come Fenerbahce (-1), Panathinaikos (-1), Barcellona (-4) e CSKA Mosca (-2)

- In questi 6 ko, il Bamberg ha perso 5 volte di uno o due punti

- Di queste 6 sconfitte, la metà sono di un solo punto. Contro Fenerbahce (67-66), Panathinaikos (83-84) e Stella Rossa (78-79)

- La media complessiva, invece, dei vari punteggi, dice che il Bamberg perde con uno scarto di 4 punti di media. Nelle 8 partite perse c'è anche il pesante ko in Lituania (86-72) che, nonostante il -14, non falsa troppo la media

- In generale, tra vittorie (appena 2) e sconfitte (8), il Bamberg perde con uno scarto di 2.5 punti di media


Di seguito i dieci incontri disputati dal Bamberg, prima di una conclusione finale:
Giornata 1 Fenerbahce-Bamberg 67-66 (-1)
#2 Bamberg-Unics 89-86 (+3)
#3 Panathinaikos-Bamberg 83-84 (-1)
#4 Barcellona-Bamberg 78-74 (-4)
#5 Bamberg-Milano 106-102 (+4)
#6 Darussafaka-Bamberg 72-70 (-2)
#7 Bamberg-Stella Rossa 78-79 (-1)
#8 Baskonia-Bamberg 81-74 (-7)
#9 Zalgiris-Bamberg 86-72 (-14)
#10 CSKA Mosca 88-90 (-2)

L'ultima sconfitta, contro i campioni d'Europa in carica è forse la più pesante di tutte perché arrivata sulla sirena, per un canestro evitabile di Vitaly Fridzon. Forse è proprio il passo falso con i russi, quello a fare più male. Anche perché battere la corazzata CSKA non capita tutti i giorni. Ed è proprio questo ennesimo ko che ci ha spinto a scrivere l'approfondimento che state leggendo.

CONSIDERAZIONE FINALE
Non bisogna riassumere tutto soltanto in'unica parola (iella), messaggio che abbiamo fatto passare al lettore fino a questo punto. La sfortuna c'entra ma fino ad un certo punto. Bisogna anche fare qualche critica, non di certo a Trinchieri, ma ai giocatori. Perché perdere una volta all'ultimo respiro, è un conto. Ma perdere due, tre, sei volte di un solo possesso di differenza dall'avversario, dovrebbe far riflettere. Giocatori poco vincenti, inesperti? Sì, nel primo caso, non nel secondo. Fabien Causeur, Nikos Zisis e lo stesso Nicolò Melli, è gente esperta. Un atteggiamento del genere, come quello della squadra tedesca, potrebbe aver avuto più senso lo scorso anno ma non in questa stagione. La situazione è decisamente complicata. Se il Bamberg, lo scorso anno, avesse faticato a chiudere le partite, lo avremmo tutto sommato capito. Ci sarebbe sembrato tutto meno strano, poi, se quest'anno fossero fioccate le vittorie. Ed, invece, le cose sono andate diversamente. All'opposto. Il cammino (favoloso) della scorsa stagione, aveva aumentato le aspettative di noi italiani sul Bamberg degli italiani, ma ne siamo rimasti delusi.

Detto ciò, mancano ancora venti partite di Regular Season, dunque, nulla è perduto. Il sogno playoff per il Bamberg è ancora vivo. Una squadra simpatica (per noi lo è), per i suoi tifosi incredibili e perché ci mette tanto, tantissimo cuore in campo. Ad ogni partita. E poi, ovviamente, perché ci sono due italiani che tengono alto l'onore della nostra nazione.


Alessandro Palermo,
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