NBA Western Conference: previsioni confermate, pronostici sovvertiti

19.04.2014 09:49 di  Umberto De Santis   vedi letture
NBA Western Conference: previsioni confermate, pronostici sovvertiti

Carrellata sulle previsioni a inizio stagione per la Western Conference. Conferme ce le hanno date Clippers e Thunder, abbiamo francamente toppato Dallas e Phoenix, smentiti i dubbi sull'età media troppo elevata dei big nei roster di Spurs e Lakers. In alto i primi, tracollati i secondi. La differenza l'hanno fatta le cosiddette seconde linee, da Leonard a Belinelli di valore troppo più elevato quelle di San Antonio rispetto a un Meeks e un Marshall. Rimarrà il dubbio di tante scelte fatte appositamente per il tanking in chiave Draft 2014, che annunciato come l'evento del secolo si è via via ridimensionato.

Los Angeles Clippers: A fine ottobre, in questa rubrica Focus, avevamo messo tra le candidate al titolo i Clippers: l’arrivo di Doc Rivers sulla panchina, prima di ogni altra cosa, poteva risultare l’ultimo salto di qualità. Terzi a Ovest, con una maturazione costante in tutta la stagione, i losangelini oltre a confermarsi la prima squadra della città sono davvero in corsa per il titolo.

San Antonio Spurs: gruppo invecchiato e psicologicamente a pezzi dopo l’esito delle Finals 2013? Macché. Gestione sapiente degli uomini, la grande stagione di Belinelli, Diaw e Mills, due starters dal futuro garantito come Danny Green e Kawhi Leonard. Dietro i tre big c’è il futuro ma intanto sono i favoriti numero uno del presente.

Oklahoma Thunder: se Durant non salta una gara i Thunder possono arrivare fino in fondo, l’altra star Westbrook è stata a lungo surrogata dall’eccellente crescita di Ibaka e, in misura minore, di Jackson.

Houston Rockets: i dubbi che avevamo sul roster ce li hanno tolti Beverley, Jones e Parsons. Harden e Howard fondamentali, ma ci sembra che al gruppo manchi qualcosa. Tenuta ed esperienza non arrivano al primo colpo.

Memphis Grizzlies: il nuovo allenatore in extremis ha conquistato un posto ai playoffs, problemi infiniti durante la stagione e Oklahoma appare ostacolo troppo duro. Chissà se farà la sorpresa.

Golden State Warriors: a un passo dal sogno si è rotto Bogut, e la tegola appare troppo grossa per Curry e compagni. Il solo Lee contro Griffin e Jordan potrebbe stoppare una squadra che ha molto entusiasmato in questa stagione.

Denver Nuggets: la grande delusa. Nonostante la carrettata di infortuni è stata a lungo in corsa per la post-season, ma la concorrenza a Ovest era infinita e alla fine anche l’assenza di Lawson in alcune partite decisive ha chiuso ogni discorso, comprese le nostre previsioni.

Minnesota Timberwolves: tracollo di Rubio e Love che sono il secondo pronostico sbagliato. Vincendo appena 40 partite non hanno ripetuto le 57 vittorie dello scorso anno.

Dallas Mavericks: come tutti, per le delusioni del mercato estivo e l’età avanzante di Nowitzki l’avevamo data per spacciata. Invece sono ancora lì, benché il pronostico nel derby contro gli Spurs li veda già a casa. Ellis e Calderon faranno il miracolo?

New Orleans Pelicans: solo tre squadre hanno fatto peggio dei Pelicans, e si sapeva. Ma intorno a Anthony Davis c’è una buona intelaiatura. Chissà se indovineranno le mosse della prossima estate.  

Portland Trailblazers: la prima, bella sorpresa della Western Conference. Il capo allenatore non vincente, la crescita di Lillard e Batum hanno permesso loro di battagliare in stagione anche per il primo posto assoluto, anche se si sono rivelati troppo Aldridge-dipendenti. Houston è un boccone grosso, vincere la consacrazione di questo gruppo.

Los Angeles Lakers: il crash più grosso dell’anno. Tutte le critiche sull’età dei suoi leaders sono state confermate in pieno, poi la scelta di impiegare manovalanza della D-League ha fatto il resto: pronostici confermati.

Sacramento Kings: la squadra è scadente, l’inserimento in corsa di Rudy Gay ha dato qualche entusiasmo perché in trio con Cousins e Thomas hanno avuto momenti importanti. Dalla loro parte c’è però l’età e un buon posto nel prossimo draft. L’ultima volta hanno pescato McLemore che non ha sfigurato.

Utah Jazz: hanno fatto il campionato che avevano promesso dopo aver ceduto Millsap e Al Jefferson. Quarta peggior squadra della Lega, le tre precedenti sono tutte a Est.

Phoenix Suns: la squadra che ha sovvertito ogni pronostico (anche il nostro) con un gioco brillante e una chimica inaspettata tra i due mangia palloni Dragic e Bledsoe si è fatta ammirare, da ultima pronosticata coram populo, in tutta la stagione sbagliando solo la gara decisiva in casa contro Memphis. 48-34 il record che a Est poteva valere il quarto posto nella griglia playoffs. Patrimonio da non disperdere.