Quo vadis, Gentile? Quando arriva l'ora di reinventarsi

08.03.2017 01:20 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Quo vadis, Gentile? Quando arriva l'ora di reinventarsi

La parabola di Alessandro Gentile è un dejà vu, per chi è pratico delle cose del mondo, che avrebbe dovuto mettere da molto tempo sul chi vive i suoi "consiglieri". Una gestione mediatica fallimentare, da uomo-immagine di Armani nello sport, con quegli occhiali scuri che facevano tendenza sul sito dell'Olimpia Milano, al ritrovarsi solo soletto in una palestrina milanese pagata da Livio Proli (con soddisfazione, ma non ce lo confermerà nemmeno sotto tortura). Una gestione tecnica altrettanto fallimentare, dopo un'estate passata negli USA a migliorare chissà cosa, visto che con i risultati al tiro libero certificati in questa stagione il suo coach d'oltremare perderà un sacco di clienti. E fermiamoci ai tiri liberi...

Ahi quanto deve essere stata insofferente la parentesi greca, visto che è stato preferibile venirsene via sapendo di non poter più giocare fino al prossimo 30 giugno né in serie A né in EuroLeague piuttosto che sopportare la minutaglia che gli aveva rifilato Xavi Pascual, uno che i giocatori li sceglie e li comanda. E adesso? La scelta più infelice che Alessandro possa fare da qui all'estate è certamente quella della palestrina. Lì non ci si confronta, non si migliora, si mugugna e ci si immalinconisce. No, la scelta giusta è di tornare in campo, mente sgombra, ragazzi nuovi a posto e disponibili a stare accanto a uno che comunque è un tipo forte, è uno della Nazionale. Una squadra con un obiettivo da raggiungere, perché crea impegno e desiderio. con la voglia, "digiamolo", di mettersi in gioco e di recuperare la serenità perduta.

A suo tempo, prima che spuntasse il Panathinaikos, avevamo fatto a Gentile una proposta provocatoria (qui) che aveva come destinazione Treviso. Un posto conosciuto, un obiettivo importante, un percorso una volta tanto lineare. Senza problemi di soldi, di leadership, di "cazzimma". Leggiamo oggi che attraverso Facebook Valerio Bianchini lancia un appello del genere (qui) nel ricordo di un altro dejà vu, quello di Carlton Myers. E sempre su FB da poche ore c'è un messaggio ("Elogio della Follia - I Fioi dea Sud") di tifosi trevigiani che chiedono a gran voce il ritorno di Gentile. C'è materiale per riflettere, per rimettersi in gioco, per non andare a svernare in Francia alla ricerca di un titolo in una squadra che non faccia l'EuroLeague. Reinventarsi in una parola.