Eurobasket, con Datome il primo sigillo

Eurobasket, con Datome il primo sigillo
© foto di Foto Savino Paolella

(Mario Arceri) - E' decisamente l'Europeo delle sorprese, ma più per il ko della Turchia, subito fermata dalla Finlandia, o della super Francia sorpresa dalla Germania operaia, che non per l'Italia che domina i resti della Russia con una grande prova di carattere: gli azzurri hanno bagnato nel migliore dei modi l'esordio a Capodistria.

La prima giornata dell'Eurobasket è stata intensa, con la Gran Bretagna che batte Israele, l'Ucraina che vince di un punto sul Belgio così come il Montenegro sulla Macedonia con largo strascico di polemiche (interferenza sulla retina di un montenegrino, sul tiro del possibile sorpasso di McCalebb, non punita dagli arbitri: avrebbe capovolto il risultato)...

La Georgia invece travolge la Polonia, la Grecia fa polpette della Svezia, la Spagna lascia solo 40 punti alla Croazia. Insomma se è ancora presto per capire quanto valgano le squadre, fanno eccezione le favorite: Spagna e Grecia hanno timbrato subito con prepotenza la prima presenza all'Eurobasket sloveno, mentre la Lituania ha perso la sfida con la Serbia che si è ricordata di essere grande e la Slovenia ha sofferto contro i ceki spuntandola di soli due punti.

E l'Italia? L'Italia ha volato contro i russi (decisamente inguardabili soprattutto in Sokolov) con il tiro da tre, una buona difesa e, finchè è durata, la superiorità ai rimbalzi, dominando nei primi tre quarti di gara. Micidiale Datome, che si è esibito anche in un tuffo per trasformare un tiro sbagliato in assist per Aradori, spettacolare Belinelli, chirurgico Diener, commovente Cusin, perfetto Poeta nei pochi minuti in cui è stato in campo. Gentile ha sbagliato per entusiasmo eccessivo e voglia di strafare, Cinciarini e Vitali non hanno ingranato, Melli e Magro sono ancora troppo teneri, Rosselli deve probabilmente superare l'emozione per una esperienza inattesa.

Nel complesso è un'Italia che fa sognare, anche se siamo appena al primo incontro dell'Eurobaset. Che era nato sotto una cattiva stella. Poteva crollare psicologicamente sotto le mazzate in serie delle ultime settimane, ed invece Pianigiani ha saputo compattare la squadra, trasformare in pregi le possibili debolezze, ed anche comprendere la grande paura di un'avversaria che lamenta assenze e deficit tecnici e atletici forse ancora più pesanti di quelli italiani.

Non c'è stata partita. Sono stati i più esperti, Shved, l'ex enfant prodige Fridzon, il Monya degli ultimi minuti, e cioè i prossimi allievi di Andrea Trinchieri nell'ormai imminente avventura con il Khimki, a  cercare di mettere un argine al torrente azzurro che tornava a correre impetuoso non appena la difesa tornava a presidiare saldamente il proprio tabellone.

Alexey Shved  è stato l'unico a fare realmente paura. Il play di Minnesota ha cercato di fare gioco e di immagazzinare punti, finendo col perdere lucidità in attacco nei minuti finali, quando è stato invece Monya (con 11 dei suoi 13 punti totali) ad insidiare l'Italia contratta in attacco e sicuramente stremata per la quantità di energie spese in precedenza: da 65-50 del 35' a 72-68 del 39'30", segnando solo dalla lunetta (7/11, per poi aggiungere il 4/4 di Datome  che ha scacciato gli incubi nei 20 secondi finali per il 76-69 con cui si è conclusa la gara).

Le sbavature del quarto tempo, le difficoltà di Diener a mantenere la lucidità sotto la pressione crescente (e tardiva) dei russi, l'evidente calo di Belinelli rappresentano motivi di preoccupazione per il ct che può invece guardare con soddisfazione alla gigantesca prova di Datome, impiegato quasi sempre in ala forte. Venticinque punti, una spina nel fianco costante, la nuova stella di Detroit pretende a voce alta un ruolo da protagonista nell'Eurobasket 2013. E al fianco del nuovo Gigi orgoglio di Sardegna, attendiamoci anche un grande campionato da parte di Alessandro Gentile se sarà in grado di disciplinare il suo gioco: ha un grande potenziale offensivo e un fisico giusto per sostenere il confronto atletico a questi livelli. Ieri è apparso quasi indisponente nell'accumulare errori, ma ha continuato ad attaccare il canestro e a difendere forte, anche troppo uscendo per cinque falli. Un po' di concentrazione in più, di collaborazione con i compagni e il suo potrebbe essere il valore aggiunto decisivo per una squadra che comincia a "vedere" la qualificazione con molta più concretezza.

L'Italia si giocherà sostanzialmente il passaggio del turno tra oggi e sabato, affrontando la Turchia e, dopo il giorno di riposo, la Finlandia. Con Turkoglu, Ilyasova e Asik, ma anche Onan, Preldzic e Savas che Pianigiani conosce bene avendoli allenati nella breve ma intensa esperienza con il Fenerbahce, la squadra di Tanjevic sembrerebbe sulla carta imbattibile. Non lo è stata per i finlandesi, potrebbe non esserlo per l'Italia dopo essere apparsa evidentemente dilaniata da contrasti interni che Boscia non è riuscito a nascondere nella prima uscita, ma che potrebbe riuscire ad appianare in tempo per il secondo e già decisivo confronto.

Gli azzurri si avvicinano alla nuova sfida con il cuore molto più leggero. Hanno dimostrato di poter svolgere un ruolo importante in questo Eurobasket dopo aver temuto di dover fare solo da comparsa. Hanno lasciato subito un segno importante entusiasmando il migliaio di tifosi (presenza insolita per la Nazionale, ma Trieste è così vicina), debbono aver preso coscienza delle proprie possibilità - e nonostante le assenze - leggendo l'esito dei confronti di questa prima giornata: ci sono, se la possono giocare fino all'ultimo. Stasera un severo banco di prova contro la Turchia dei giganti (in sette oltre i 2.06: l'esatto contrario dei russi), arrabbiati per l'inatteso ko iniziale.