Allarme Spagna: troppi stranieri! Ma per i risultati della Nazionale ne valeva la pena?

26.08.2016 09:40 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Allarme Spagna: troppi stranieri! Ma per i risultati della Nazionale ne valeva la pena?

L'allarme che oggi lancia encestando.es sul futuro del basket spagnolo fa piazza pulita dei luoghi comuni che vogliono la crisi della pallacanestro italiana, a livello della Nazionale come a livello dei club, figlia dei pochi giocatori italiani che frequentano i piani alti della serie A per lasciare il posto a tanti stranieri formati. Secondo Javier Maestro, dei 203 giocatori delle 17 squadre ACB del campionato 2016/17 appena 59 sono quelli di passaporto spagnolo, più 6 dotati di doppia cittadinanza: Faverani, Oleson, Rafa Luz, Diop, Savané e Báez. E la mancanza di giovani, nel momento in cui la generazione del 1980 sta concludendo il suo ciclo sportivo. preoccupa il cronista iberico. Ora, che si preoccupi un paese che in Nazionale avrà ancora a lungo gente come Abrines e fratelli Hernangómez, Marc Gasol, Diop ed almeno altri 6/7 prospetti in chiave internazionale da poter fra crescere e una generazione di Under che, in tutta l'estate, ha fatto parlare di sè ai vari campionati europei giovanili ci sembra un tantino esagerato. Più o meno nella stessa situazione si trova il basket tricolore, almeno a livello di numeri. Poi che il futuro sia ancora più incerto a livello di Nazionale con i vari Bargnani, Belinelli & C. che passano la trentina e questi giovani che ancora non si vedono - a parte qualche eccezione vedi Abass - è abbastanza chiaro. Se poi ci mettiamo qualche commentatore che ritiene aver sbagliato Messina a non portarsi al Preolimpico un Della Valle che poteva, nelle situazioni in cui l'Italia ha toppato, tirare fuori qualche invenzione (leggi canestri) fuori dagli schemi, può far pensare che, come al solito, sia un problema di manico. E scaricare la colpa ai "bamboccioni" sia l'alibi di comodo di una generazione di coach cresciuti sotto l'ombrello di una Federazione che per troppi anni ha avuto altro a cui pensare per dare quanto occorreva e pretendere risultati.