E' un grande Don Bosco Livorno: anche la Missardi Montecatini si arrende al PalaMacchia, livornesi in vetta al girone A

03.11.2013 21:49 di  Gian Marco Mura   vedi letture
Fonte: BasketWeb.biz
E' un grande Don Bosco Livorno: anche la Missardi Montecatini si arrende al PalaMacchia, livornesi in vetta al girone A

LIVORNO Il Don Bosco Livorno centra la quarta vittoria nelle prime cinque giornate di DNB e, in attesa del recupero tra Piombino e Cecina con quest'ultima sconfitta oggi per mano di Piacenza, balza al primo posto nel girone A. La legge del PalaMacchia (terzo successo in altrettante gare, ndr) vale anche per la Missardi Montecatini, battuta dagli uomini di Da Prato con il punteggio di 72-58: decisivo il margine acquisito da Livorno nel terzo quarto (+9), padroni di casa trascinati da SuperMario Gigena (MVP del match con 27 punti con 8/11 dal campo e 11/14 ai liberi, 7 rimbalzi e 37 di valutazione) e Mazzantini (18 punti con 4/7 da due e 3/3 nelle triple, 4 rimbalzi e 19 di valutazione).

DON BOSCO LIVORNO - MISSARDI MONTECATINI  72-58

LIVORNO: Gigena 27, Sanguinetti 5, Mazzantini 18, Benvenuti 8, Sollitto 5, Lemmi 1, Artioli 4, Marchini, Malfatti 4, Della Rosa. All.re Da Prato.

MONTECATINI: Quartuccio 9, Panetta, Biagini 6, Caroli 3, Russo 15, Fiorentino 4, Giarelli 12, Bianchi 3, Donati 2, Doveri 4. All.re Barsotti.

Arbitri: Alessandro Guidi di Reggio Emilia e Davide Ciregna di Rottofreno.

Parziali: 15-14; 37-31; 56-47; 72-58.

Note: spettatori circa 400.

LA CRONACA

Primo quarto Il Don Bosco schiera il consueto starting five composto da Sanguinetti, Mazzantini, Sollitto, Gigena e Benvenuti; Montecatini risponde con Quartuccio, Russo, Fiorentino, Giarelli e Donati. L'inizio di partita vede gli ospiti alla ricerca del gioco di squadra con l'ottimo Russo a guidare i compagni, mentre dall'altra parte sono le iniziative personali di Gigena e Mazzantini a tenere in piedi i livornesi. Gara piuttosto equilibrata, 12-12 al 7'; Doveri realizza dall'angolo per il 14-12 Missardi, subito ripresa grazie al canestro ravvicinato di Gigena. La prima frazione si chiude con il Don Bosco avanti di una lunghezza, 15-14 (1/2 di Gigena dalla lunetta).

Secondo quarto Più fluida la manovra di Montecatini, che trova maggiori soluzioni di tiro grazie ad un'ottima circolazione di palla. E' sempre Russo, il migliore dei suoi, a gestire ogni singolo pallone e a portare la Missardi avanti con la tripla del 22-19 al 13'. Controsorpasso livornese con Benvenuti e Sollitto da tre punti, 24-22 al 15'; impatta di nuovo Biagini, reattivo sotto canestro, ma Mazzantini non si fa pregare e segna 5 punti in fila che sembrano dare ossigeno a Livorno. Non è così però, infatti Bianchi manda a bersaglio la tripla del -2 (29-27); sul 34-29 per i locali gli arbitri sanzionano un fallo tecnico alla panchina ospite. Due liberi di Gigena (13 punti in 17 minuti) e uno di Sanguinetti valgono il massimo vantaggio del Don Bosco, 37-29; si va riposo con la Missardi che accorcia sul -6.

Terzo quarto Riparte forte il Don Bosco con un break di 9-2 (terza tripla su tre tentativi di Mazzantini) che vale il +13, 46-33; Montecatini è rimasta negli spogliatoi, Gigena e Benvenuti sono due spine nel fianco della Missardi e Sanguinetti trova alla perfezione i compagni. Adesso Livorno appare in pieno controllo del match, la squadra ospite fatica a costruire gioco e tiri facili (52-40 al 26'). Ultima emozione di questo periodo il fallo tecnico fischiato a Sollitto per proteste, Russo fa 1/2 dalla lunetta e la Missardi accorcia sino al -9 (56-47 Livorno).

Ultimo quarto Non accade nulla di rilevante fino al 34', quando Sanguinetti perde palla e commette il 4° fallo personale. Il Don Bosco si limita a gestire il vantaggio mentre la Missardi fatica a riportarsi in partita; SuperMario Gigena, il migliore di Livorno insieme a Mazzantini, si lancia a canestro dopo un ottimo recupero e appoggia al tabellone per il 62-49 a 5' dalla conclusione. Un altro canestro di SuperMario da sotto (66-52 al 37') sancisce di fatto la fine dell'incontro, che dà al Don Bosco la consapevolezza di poter lottare per le posizioni di vertice.