Teramo - Fine della cordata, fine della squadra?

18.05.2012 19:56 di  Anja Cantagalli   vedi letture
Teramo - Fine della cordata, fine della squadra?

I 600 mila euro non sono ancora stati pagati e la trattativa con la cordata di imprenditori pare essere saltata. Di certo non è un periodo da rose e fiori per la Teramo Basket (non lo è da un po' fuori dal parquet), ma l'unica speranza, anche flebile, di avere un futuro in serie A (se non come succursale di Siena?) sembra tramontata con le parole diffuse oggi tramite una nota del presidente Lino Pellecchia. Andiamo per gradi.

La nota della Teramo Basket. “La proprietà della Teramo Basket Srl, in merito alle notizie di stampa sull’interessamento da parte di imprenditori all’acquisizione della società, dichiara che sarà pronta e disponibile alla consegna della documentazione contabile solo quando saranno resi noti i nomi degli interessati alla società stessa”. Questo il comunicato diffuso nel primo pomeriggio dalla società biancorossa.

La risposta della cordata. Queste invece le parole diffuse poi dal commercialista De Siati in rappresentanza della cordata: “Le dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Teramo Basket signor Lino Pellecchia circa la sua indisponibilità ad onorare le imminenti scadenze societarie unitamente alla decisione assunta dal Commissario Straordinario della Banca Tercas in merito al mancato rinnovo della sponsorizzazione per la stagione sportiva 2012 - 2013 in qualità di Main Sponsor rappresentano elementi di assoluta novità e rilevanza in termini di impegno finanziario in relazione alla manifestazione di interesse, da me rappresentata domenica scorsa al signor Antonio Pellecchia. In merito al Comunicato Stampa della Società Teramo Basket di oggi, che subordina la consegna dei documenti contabili “solo quando saranno resi noti i nomi degli interessati alla Società stessa”, ricordo a me stesso come tale impegno era stato assunto sia da Antonio Pellecchia in data 13 maggio 2012 e confermato dal signor Lino Pellecchia nel corso della trasmissione “Prima di Tutto” condotta da Rino Orsatti in data 16 maggio 2012, dando piena disponibilità alla consegna di detta documentazione, anche per tramite del loro professionista di fiducia, senza vincolo alcuno. Appare quindi strana la condizione posta quest’oggi ad una settimana dalla richiesta originaria, evidentemente motivata dal voler essere, Lino Pellecchia, ancora l’unico artefice delle sorti del Teramo Basket. Pertanto nel rinnovare i miei sentimenti di stima e nell'augurare ai signori Lino ed Antonio Pellecchia le migliori fortune personali sportive ed imprenditoriali comunico, mio malgrado, come la manifestazione di interesse dei miei assistiti alle sorti del Teramo Basket debba ritenersi decaduta”.

Il commento. Proviamo a partire da un primo punto: la documentazione richiesta dal commercialista De Siati è un primo atto normale per conoscere lo stato di salute della società. Lo si fa comunemente, figurarsi poi se non lo si facesse con una società che, a detta dello stesso presidente Pellecchia, ha accomunato negli anni 8 milioni di debiti. La richiesta della documentazione è stata fatta direttamente da De Siati ad Antonio Pellecchia domenica scorsa. Nessuna richiesta di svelare l'identità degli imprenditori. La richiesta è stata di nuovo formalizzata, a detta di De Siati, lunedì al commercialista di fiducia della società biancorossa D'Ignazio. Nessuna richiesta di svelare l'identità degli imprenditori. In entrambi i casi e mettiamoci anche quello pubblico del presidente Pellecchia davanti agli schermi di Teleponte, c'è stata la massima disponibilità a fornire la documentazione senza condizioni. Perché oggi questo passo indietro? “A microfoni spenti”  il commercialista De Siati ci ha spiegato che non era una fase in cui si potevano rendere noti i nomi degli imprenditori, semplicemente perché, se la trattativa fosse fallita, c'era il rischio che qualcuno li avesse additati come i responsabili del fallimento della società di pallacanestro. E per il benessere delle loro aziende non potevano permetterselo.
Ora, che questo corrispondesse o meno a realtà non è nelle nostre possibilità riscontrarlo. Poteva farlo il presidente Lino Pellecchia, chiedendo magari un incontro privato con De Siati per conoscere i nomi degli imprenditori. Sempre che questo dato fosse funzionale in questo momento, perché se davvero la Teramo Basket ha bisogno di aiuto, tutto fa brodo e qualsiasi opzione va valutata e non respinta.
Sarebbe stato interesse del presidente e anche di tutta la comunità verificare la veridicità delle affermazioni di De Siati, anche incontrandolo tutti i giorni per spulciargli il reale interesse nella Teramo Basket, così come tutti i giorni il povero presidente Pellecchia è stato costretto a recarsi in Banca Tercas negli ultimi mesi per avere un finanziamento risolutore.
Non è stato così. A questo punto davvero non è meglio provare a riaprire la trattativa ed andare fino in fondo per dare una speranza alla città? Se poi dovesse rivelarsi un buco nell'acqua nessuno potrebbe lamentarsi con il numero uno biancorosso di non averci provato. I teramani hanno fatto appello in questo anno al presidente. Se questa della cordata fosse un'opportunità non sfruttata?