Dalmonte e Ramagli, attenti a quei due

Fonte: Roberto Bernardini
coach Ramagli
coach Ramagli

Com'è strana la vita e soprattutto come sono strani gli umori delle persone. Dalmonte (ricordo ancora ai tempi di Ferrara quando vinse, se la memoria non m'inganna l'altra squadra era Jesi, con soli 4 giocatori in campo) a dicembre dopo la terza sconfitta consecutiva era in piena crisi con la sua Pesaro e non sono mancate grandi contestazioni e chi, a gran voce, voleva esonerarlo ora non parla più, anzi...Pesaro al giro di boa è addirittura in classifica al secondo posto. La forza del coach imolese è stato solo quello di andare avanti per la sua strada avendo la forza di "resistere" alle tante accuse che gli piovevano addosso. Non sappiamo quanti altri allenatori di fronte a tutto quanto è accaduto, compresi "scherzi" poco simpatici, avrebbe continuato. Ma un elogio bisogna farlo anche alla società che lo ha sempre difeso e sostenuto e adesso se lo "coccola" picchiando i pugni sul petto come segno di forza. Quello che succederà in futuro (per quanto riguardano i risultati) non è dato a sapersi, ma anche per quest'anno, la Vuelle ha già vinto una piccola grande battaglia. Cambiare era più semplice e si accontentava anche la "piazza" quasi in rivolta, ma perché farlo? Un allenatore non rimbambisce da un momento all' altro e l'unica cosa che chiede, quando le cose non funzionano a dovere, è solo d' avere un po' di tempo per poter far quadrato tutto intorno senza lasciarsi prendere da strane angoscie. Così è successo e il premio è arrivato. Stessa sorte si può dire di Ramagli a Teramo, si dava la squadra abruzzese già spacciata, la società ha ascoltato i consigli del suo allenatore, ha fatto quello che doveva fare e, quasi in silenzio, si è presa le rivincite che voleva. Sono arrivate 4 vittorie di file, arriveranno ancora delle sconfitte, ma Ramagli è riuscito a galvanizzare prima i suoi giocatori e poi tutto l'ambiente che, nonostante non fosse così in fibrillazione come a Pesaro, restando sempre vicino alla società, ora si ritrova a combattere a viso aperto per la salvezza con un bel gruzzolo di squadre che già si sentivano più al sicuro. Sono arrivate vittorie quasi insperate e in situazioni anche in piena emergenza. Adesso, imbeccata la retta via bisogna continuare sulla stessa strada, ma diciamo che il passo più difficile è alle spalle, il gruppo si sente forte e pronto per le prossime sfide. Intanto Ramagli ha vinto ancora una volta e non è il "pazzo" che si credeva quando accettò la nuova avventura ad inizio stagione. Sicuramente sono due allenatori fortunati in un ambiente dove contano di più i due punti che le relazioni umane, ma ancora una volta abbiamo davanti due casi che danno ragione a chi, invece della fretta, usa la testa.

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