Si parte con Veroli-Venezia. L'analisi di Stefano Michelini

01.10.2010 09:42 di  Matteo Marrello   vedi letture
Fonte: www.legaduebasket.it
Stefano Michelini (foto Eurobasket.com)
Stefano Michelini (foto Eurobasket.com)

Si va ad incominciare una stagione lunghissima, il X° campionato di Legadue e mai come quest'anno l'attesa e il desiderio di conoscere la verità del campo sono spasmodici.
Saranno le novità regolamentari, per capire quali effetti avranno sul gioco e se produrranno più spettacolo come tutti auspicano. Sarà che i roster delle squadre sembrano davvero intriganti ed appare difficile capire come andrà a finire e quale ruolo avranno le varie squadre: potenzialmente, a tutti i livelli, non c'è nulla di scontato.
Si parte con un piatto prelibato in questi venerdì che ci vedranno, insieme a Franco Lauro, accompagnarvi su Rai Sport. Per me è un ritorno graditissimo, il fuoco di dare al basket in palestra c'è ancora, ma nel frattempo tornare dietro a un microfono e cercare di rendere ancora più percepibile a tutti uno spettacolo meraviglioso come può essere il nostro sport, mi stimola e coinvolge al cento per cento.
Prima Veroli-Umana Venezia, cosa chiedere di meglio per cominciare. Di fronte due squadre chiamate ad essere competitive ma molto diverse nella costruzione. La Prima Veroli, costruita addirittura per vincere, e in casa giallorossa non si sono nascosti, punta molto, secondo quello che è il pensiero di coach Cavina e che io condivido, al gioco d'insieme, alla coralità da raggiungere attraverso un aumento dell'uso del gioco interno. Interessantissimo verificare come un talento come Scottie Reynolds, abituato ad essere un terminale e finalizzatore, si adegui anche ad essere un costruttore di gioco, a prendere in mano la regia per creare gli spazi per Jackson e per privilegiare il gioco interno, sfruttando Brkic e compagni. Venezia invece è squadra prettamente a trazione posteriore: da Clark, il braccio in campo di coach Mazzon, a Young che ho visto tiratissimo e in condizione strepitosa ai QRound, a Slay l'anno scorso uomo da quasi 20 punti a gara: un trio che, per quello che si è visto sin qui, si prende tra il 70 e l'80% dei tiri della squadra granata e gli altri dovranno essere bravi a restare in scia e a prendere al volo i loro spazi e le loro opportunità. Clark ad ispirare i ritmi, Young il braccio armato e Slay il tuttofare mentre sotto Allegretti è un 4 in grado di aprire l'area e Bryan, che ha fatto lo stesso lavoro in una squadra simile a Venezia qual’era Brindisi l’anno scorso (guarda caso promossa) sa già che tipo di lavoro deve fare, senza dimenticare DiGiuliomaria, a dare altra prestanza fisica. Panchina di tutto rispetto, con una ciliegina come Marco Ceron , che ha già dimostrato grande carattere e personalità alla sua pur giovane età. Venezia, in questi anni, ha raccolto meno rispetto alle sue ambizioni, questa potrebbe essere una motivazione in più per vedere che tipo di reazione ci sarà da parte della squadra reyerina alla spinta contagiosa del suo presidente Brugnaro che ora vorrebbe, al terzo anno, anche ottenere risultati in linea con gli investimenti. Un altro aspetto, di questa gara e in generale, che mi eccita, come credo tutti gli appassionati, è la verifica dei risvolti che porteranno le nuove regole, in particolare come saranno sfruttati gli spazi di gioco in pivot medio e in ala, vista la poca distanza dalla linea laterale, la regola del non sfondamento nel cerchio sotto canestro, tutti legati alla nuova distanza del tiro da tre (50 cm. in piu)': per me, ci sarà più vantaggio per gli attaccanti. Tornando alla gara in tv, i duelli stuzzicanti sono tanti.da Clark play esperto contro la spinta e i ritmi di Reynolds, Alvin Young e Jackson che dovranno trovare l 'equilibrio tra il lavoro difensivo indispensabile con un avversario che può essere letale senza però perdere energie e lucidità in attacco, il solidissimo duo Rosselli-Rossetti a cercare di limitare Slay, e poi Brkic a dare perimetralità ai lunghi di Veroli, mentre Venezia risponde con la fisicità di Bryan e Di Giuliomaria. Pronostico apertissimo, non mi resta che consigliare a tutti di incollarsi in poltrona davanti a RaiSport 2, vivere 40 minuti n apnea con noi e scoprire, attimo dopo attimo, le emozioni e lo spettacolo che Prima Veroli e Umana Venezia potranno regalare. Per riuscirci, hanno tutto.

Stefano Michelini