Femminile: storie di donne che resistono e vanno avanti. Nonostante tutto

C'è un universo femminile straordinario che soffre ma sa reagire alle cattiverie del mondo e prosegue la sua strada. Oggi parliamo del Basilia BK Potenza
13.03.2024 09:52 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
Femminile: storie di donne che resistono e vanno avanti. Nonostante tutto

Le storie che proponiamo sono sempre diverse ma qui a PianetaBasket lo spazio per le storie di donne che resistono e reagiscono a quella parte infame della società maschilista e sessista, minima ma fastidiosa ed a volte imperante, ci sarà sempre. Ma invece daremo wlibertà a chi contraddice con atteggiamenti e parole all'essenza dello sport che è prima di tutto stare insieme senza vedere colori, sesso, tendenze e quant'altro, ma solo persone. Oggi una bella storia arriva da Potenza e ci piace molto renderla pubblica:

"Una giovane e molto ambiziosa società ha scritto una pagina importante della sua storia. Dopo 11 anni torna a fare i play off e sognare la promozione in A2. 
Parliamo della Basilia Basket Potenza. 
Una società che quest estate ha insistito per avere lei, Laura Ortu. Ex cestita di alti livelli, sarda di nascita ma romana di adozione, che a 35 anni decide di smettere di giocare e chiudere definitivamente con la pallacanestro.  
Ma chiudere con il basket si sa, non è una cosa semplice soprattutto se c'è l hai nel DNA. Così decide di tornarci prima sotto la veste di allenatrice, per 2 anni, poi prende il diploma da team manager ma non basta, studia ancora e diventa Direttore Sportivo. La sua missione diventa cosi costruire e far crescere società di basket femminile. Una missione quasi impossibile in Italia purtroppo. Ma è testarda , caparbia , ci mette cuore e anima in tutto quello che fa. Si rimette nuovamente sui libri e diventa mental coach nazionale, apre la pagina social " Basket Rosa", e fa il suo primo camp completamente al femminile nel lontano 2008 che ad oggi è diventata una vera e propria scuola la "Pink is Better Basket school". Insomma qualche soddisfazione se la toglie. Ma il mondo del basket si sa è ancora misogino, spesso è stata sul punto di mollare per mancanza di progetti che le permettessero di esprimersi.
Poi l'arrivo a Potenza. Inizia a costruire, mattone su mattone, un autentica avventura tutta da vivere. Ad un certo punto la società decide di esonerare l'allenatore  e chiede alla sua DS di prendere le redini della squadra, in quanto da regolamento FIP era difficile trovare un sostituto valido non tesserato nella stagione corrente. 
Laura che se si era ripromessa, dopo la breve esperienza di non allenare più, decide di accettare l ennesima sfida della sua vita ma con il tesserino da allievo allenatore non si può allenare in B, quindi anche se aveva appeso le scarpe al chiodo da quasi 15 anni, non ci pensa due volte: alla soglia dei 50 anni si fa tesserare da giocatrice diventando capitano e allenatore in campo.
La squadra cambia faccia. Accetta le regole, la disciplina, il lavoro duro, i cazziatoni, i "suicidi"...
Da quel momento scendono in campo delle guerriere, a sua immagine e somiglianza. Un gruppo compatto che lotta insieme e inizia a vincere e non smette più. Inanella 14 vittorie consecutive e raggiunge un traguardo storico. I play off! 
Lo slogan, che è diventato un mantra per le sue ragazze è: l'unione non si batte! 
In questo mondo pieno di individualismo, egoismo e superficialità c'è una DONNA che ha creato un gruppo unico con valori d altri tempi!
Sempre con te ! La tua squadra"