NBL Australia - Spettacolo play-in: in 4 per gli ultimi 2 posti in semifinale

Fonte: Davide Colotti
NBL Australia - Spettacolo play-in: in 4 per gli ultimi 2 posti in semifinale

(di Davide Colotti). Sarà una tra New Zealand, Tasmania, Sydney e Cairns ad aggiudicarsi il titolo NBL 2022/23. Fine della corsa per South East Melbourne e Perth. La prima semifinale playoff vedrà opposte New Zealand Breakers e Tasmania Jack Jumpers.

I Kiwi, secondi in stagione e già qualificati, aspettavano di conoscere i loro avversari attraverso i play-in. Tasmania c'è, e si prepara alla serie "derby" tra le due realtà esterne all'isola di Australia.

Occasione ghiotta, quella mancata da Perth contro una Cairns stanca e menomata, ma eroica. I Taipans sfideranno i vincitori del campionato 2021/22 e della regular season 2022/23, i Sydney Kings.

Tanta Italia e gli ultimi due Coach of the Year nei primi incontri di post season.
Anticamera di post season, per meglio dire, con la recente introduzione degli spareggi play-in da "sudden death", di ispirazione americana.



SOUTH EAST MELBOURNE PHOENIX - PERTH WILDCATS 99-106
Una finale sulla carta, invece è la secca tra quinta e sesta: chi perde è a casa. Fondata nel 2018 e seconda franchigia più giovane della lega, SEM Phoenix ha probabilmente il quintetto più talentuoso dell'intera NBL, ma il contorno è magro dietro la stella locale Mitch Creek, l'ex trentino Gary Browne, l'ex Varese e Milano Trey Kell, e due doppi ex NBA e Lokomotiv Kuban, il tiratore Ryan Broekhoff e il big man Alan Williams, quest'ultimo fresco di rinnovo biennale dopo aver dominato la classifica rimbalzi a 9,6 di media.

Parecchia Italia, vissuta o sfiorata, anche nel primo quintetto dei Perth Wildcats, la franchigia più vincente d'Australia con 10 titoli. Chi l'ha solo sfiorata è il lungo Brady Manek, che da North Carolina era finito nel mirino di Pesaro prima di inizare la carriera pro down under. Italiano per un giorno fu la guardia Corey Webster, 7 punti all'esordio in canotta Virtus Roma nell'ultimo match assoluto della LBA 19-20, prima della cancellazione per covid. Per una primavera, a Brescia, si è visto Bryce Cotton, leggenda a queste latitudini con 3 titoli NBL e 2 di MVP. Un'intera stagione italiana l'ha invece vissuta l'ex big man cremonese TaShawn Thomas, solidità e intelligenza al servizio della squadra. Chiude lo starting five la stellina locale Luke Travers, tuttofare difensivo draftato la scorsa estate dai Cleveland Cavaliers.

Sfida dentro o fuori tra scontente, dunque. SEM paga una stagione costellata da infortuni, Perth un'amalgama difficile a trovarsi. Sfida nella sfida quella tra i califfi offensivi del campionato: tra Mitch Creek e Bryce Cotton, il titolo di capocannoniere si è deciso all'ultima giornata per un solo punto: 656 Creek (23,43 ppg.), 657 Cotton (23,46 ppg.)
SEM gioca in casa e può schierare il quintetto migliore, ma ha solo 15' dall'eterno acciaccato Broekhoff. Sale allora in cattedra il protagonista che non ti aspetti, l'ala neozelandese Reuben Te Rangi. I neroverdi di Melbourne iniziano il quarto periodo in vantaggio di 11, ma se Cotton è una leggenda da queste parti un motivo c'è, e prorompe con 20 punti negli ultimi 10 minuti, il tabellino del quarto che recita 23-41.
Perth avanza, South East Melbourne a casa.

SEM Phoenix: Creek 24, Browne 20+5a, Williams 16+17r, Te Rangi 14+9r, Kell 14
Perth Wildcats: Cotton 26+8r, Manek 24, Thomas 13+8r+8a, C.Webster 12, Travers 11+9r


CAIRNS TAIPANS - TASMANIA JACK JUMPERS 79-87
Coach of the Year 22/23 contro Coach of the Year 21/22, entrambi con un passato da assistente a Perth, e chi perde sfida proprio Perth allo spareggio per la semifinale. Non finiscono qui le analogie tra la squadra del punk Adam Forde e quella del veterano Scott Roth, una delle più belle sorprese e una delle più belle conferme. Non finiscono, ma Forde e Roth ne farebbero volentieri a meno: terza contro quarta, Cairns e Tasmania si presentano al play-in entrambe prive di un giocatore chiave. Due titoli consecutivi di giocatore più migliorato della lega, prima del k.o. il big man aborigeno Keanu Pinder aveva vampirizzato la stagione regolare a medie di 17+9, con tanto di 34 punti (career high) nel precedente contro Tasmania, la quale ha ai box il play americano Josh Magette forse per tutta la post season.
Tirata la carretta tutto l'anno a suon di ottime prestazioni, Cairns arriva malconcia alla fase cruciale della stagione, ed è un peccato. Il trio USA Shannon Scott, DJ Hogg e Tahjere McCall è in affanno da acciacchi e sovrautilizzo, e stringe i denti. Il rookie dell'anno, l'ottimo big man kiwi Sam Waardenburg, fa quello che può, ma Tasmania ne ha di più e comanda dall'inizio alla fine con l'asse "italiano" Milton Doyle - Rashard Kelly. Segna a raffica l'ex Trieste, incluso del primo quintetto NBL della stagione, e fa il vuoto sotto le plance l'ala ex Trento, complice l'assenza di Pinder. Tasmania in semifinale, Cairns alla bella con Perth.

Cairns Taipans: McCall 24+6r, Scott 17+6r, Hogg 13+8r, Waardenburg 12+5r
Tasmania Jack Jumpers: Doyle 25, White 18, McVeigh 13+9r, Kelly 11+12r


CAIRNS TAIPANS - PERTH WILDCATS 91-78
A una tripla dal primo posto in regular season. Tripla dell'ex, Kouat Noi, infilatasi a fil di sirena per la gioia di Sydney, che col senno di poi ci ha vinto scontro diretto e stagione. E invece addirittura terzi, con due turni preliminari di play-in sulla strada verso le semifinali, perdendo per strada i giocatori migliori.
Questo il triste destino dei Cairns Taipans, in campo senza potersela giocare ad armi pari, privi da subito di Keanu Pinder e anche di Tahjere McCall dopo la sconfitta con Tasmania. Gli arancioni della barriera corallina si presentano da vittime designate allo scontro dentro-fuori con Perth, viceversa giunta fortunosamente allo spareggio contro un avversario in emergenza dopo un altrettanto fortunoso approdo in post season grazie a una tripla sputata dal ferro, all'ultima sirena della regular season, sempre contro i Sydney Kings.
Come si era ridotta Perth a pregare la grazia dalla second unit di una Sydney senza pretese perché aritmeticamente prima? Perché al penultimo turno, a pieno organico e davanti ai tredicimila del pubblico amico della RAC Arena, i Wildcats avevano gettato alle ortiche il match point qualificazione facendosi espugnare proprio da una Cairns già allora priva di Pinder e McCall.
Errare è umano, perseverare è diabolico: stesso scenario e stesso scarto, Cairns fa fuori Perth con una gara gagliarda, ruotando in 7. Uno dei 7 è il rookie Lat Mayen (8 punti e 6 rimbalzi), in campo 32 minuti dopo averne trascorsi la miseria di 76 complessivi nelle 28 partite precedenti.
I giovani Kuol e Waardenburg si consacrano, DJ Hogg ricorda alla lega la sua avventata esclusione dal primo quintetto all-NBL.

Cairns Taipans: Hogg 32+9r+4a, Kuol 23+8r+7a, Waardenburg 15+10r
Perth Wildcats: Cotton 19+6r+10a, Thomas e C. Webster 14, Manek 13+10r

Il quadro delle semifinali (al meglio delle 3 gare):
- New Zealand Breakers vs Tasmania Jack Jumpers
- Sydney Kings vs Cairns Taipans

Davide Colotti