Rilancio Fortitudo, rispunta Gino Natali

29.06.2011 16:13 di  Enrico Campana   vedi letture
Rilancio Fortitudo, rispunta Gino Natali

(Enrico Campana)  Grazie allo stretto rapporto con uno dei soci di spicco del gruppo che ha deciso di rilanciare la Fortitudo, Gino Natali rivestirà un ruolo di primo piano al momento del perfezionamento dell'operazione per l'acquisto dei diritti sportivi di Ferrara.  Uno degli eventi più attesi questi giorni da Basket City e non solo, per l'entusiasmo che accompagna ogni fase della storia dell' "aquila" decaduta pochi anni dopo aver vinto il titolo e molte finali.
Non si tratta di un ritorno. Gino Natali non ha mai lasciato il basket, segue come vanno le cose nel mondo dei canestri e inoltre l'attività del poco più che 20enne figlio minore, Nicola,  una delle promesse del basket italiano e titolare dell'emergente squadra di Trento arrivata quest'anno alle finali di Coppa Italia e prossima a partecipare al Campionato di Sviluppo.  Giocatore di grande esplosività e qualità tecniche che potrebbe far comodo in LegaDue, il tipico prodotto di scuola,  come era lui ai tempi di Livorno quando "bimbo" (questo il soprannome) portò la Libertas di Benvenuti dalla C  in serie A, e iniziò una bella carriera che l'ha visto lasciare un buon ricordo
all'Athletic Genova e alla Snaidero in Serie A.
Nato il 2 agosto 1950, al centro di una bella famiglia di stampo patriarcale nel quale c'è Franco, il fratello minore, anche lui una grande promessa richiesto dai college Usa, un'ala atletica e con l'istinto del cecchino, e vincitore con la Virtus di Dan Peterson di una Coppa Italia, e un genero calciatore, Colonnese, oggi telecronista per Mediaset, Natali è stato l'unico ad aver svolto il ruolo di general manager a Roma e Milano, sempre come alter ego di Giorgio Corbelli e direttore delle operazioni per la conoscenza, le doti organizzative e la facilità nei rapporti. E' a Milano che è nata una solida amicizia con Galliani, ai tempi in cui il demiurgo del Milan era un assiduo tifoso assieme a Giorgio Armani che rilevò poi da Corbelli l'Olimpia dove ha avuto successivamente un ruolo, se non altro per spiegare al nuovo manager i rudimenti del gioco. Sembra, raccontano a Milano in tema di anedottica,  sia stato lui a spiegargli una volta la differenza fra il tiro da 2 e da 3 prima che Proli prendesse il volo e decidesse di prendere l'intero comando delle operazioni, per rendere l'Armani Group più dentro all'operazione.
Protagonista dell'arrivo in A dello Sporting Montecatini, la sua città, con la scoperta di Niccolai e Boni, è passato  poi a Roma come luogotenente di Giorgio Corbelli dal '94 al '99, col risultato di non disperdere la passione, almeno fra il pubblico, rischiando un contraccolpo per la delusione dell'uscita del gruppo Messaggero.
Seguendo sempre  Mister Telemarket è arrivato a Milano in un momento delicato, dopo l'uscita di  Stefanel,  non sono stati anni scintillanti, ma anche qui era importante conservare la tradizione e dare un senso di presenza che poi si è acceso quando Galliani e Armani hanno cominciato  a frequentare il Forum e il Palalido. Ha chiuso a Milano nel 2007 con un 2° posto nella regular season e una semifinale playoff,  poi l'Armani si è staccata definitivamente dalla precedente gestione e si è dedicato a un'attività di manager nel mondo dei servizi e della security. Ha dato una mano importante  al rilancio dello Sporting Club Montecatini organizzando l'ultima Coppa Italia dilettanti e una bella tavola rotonda dedicata al rilancio del basket nella quale ha espresso tutta la sua positività, una sponda sicura di questi tempi. Nella Fortitudo dovrà essere una sorta di manager-superconsulente, e dare indicazioni su alcune scelte, come quelle dell'allenatore.

encampana@alice.it