In ricordo di… Flip Saunders

25.10.2016 07:00 di  Emanuele Grignolio   vedi letture
In ricordo di… Flip Saunders

La puntata di oggi è dedicata a coach “Flip” Saunders, che il linfoma di Hodgkin ci ha portato via a soli 60 anni. Oggi, nella ricorrenza del primo anniversario della sua scomparsa, vogliamo ricordarlo ripercorrendo i passi della sua carriera.

Philip Daniel Saunders, il soprannome Flip derivò dalla madre che lo sentì per la prima volta in un salone di bellezza e da allora glielo affibbiò, nacque il 23 Febbraio 1955 a Cleveland e fu una star alla Cuyahoga Heights High School, dove venne nominato giocatore dell’anno a livello statale dopo aver tenuto una media di 32 punti a partita durante il suo anno da senior. Al college giocò a Minnesota, dove fu compagno di alcune future star NBA come Mychal Thompson, Ray Williams e Kevin McHale.

La sua carriera da allenatore iniziò nel 1977 al Golden Valley Lutheran College, St. Paul, Minnesota. Riuscì a vincere due titoli CBA con i La Crosse Catbirds nel 1990 e 1992, prima di approdare in NBA nel 1995. Fu il suo ex compagno di college Kevin McHale a intercedere per lui e lo aiutò a diventare GM dei Minnesota Timberwolves.

Fece il suo esordio su una panchina NBA quando, dopo 20 partite della stagione 1995/96, coach Bill Blair fu esonerato e lui subentrò alla guida di una squadra in difficoltà e che non aveva mai superato la tagliola della regular season, ma grazie a lui quel traguardo venne tagliato per ben otto stagioni consecutive. In quegli anni fece da mentore ad un ragazzo scelto al Draft 1995 e che poi sarebbe diventato una leggenda di questo sport: Kevin Garnett.

Nel 2001, a Brisbane, si tolse anche la soddisfazione di vincere la medaglia d’oro ai Goodwill Games con la Nazionale USA.

Esonerato nel 2005 dai T-Wolves passò ai Detroit Pistons, conducendoli alle Conference Finals per tutte le tre stagioni da capo allenatore.

Nel 2008 terminò la sua avventura con i Pistons e iniziò quella sulla panchina dei Washington Wizards fino al ritorno a “casa” ai T-Wolves nel 2013 come presidente e socio. Nel 2014 fu colui che spinse per la trade che portò a Minneapolis Kevin Love e, soprattutto, all’acquisizione del Rookie of the Year Andrew Wiggins, mossa fondamentale per il ritorno anche di Kevin Garnett, che doveva aiutare proprio il neo arrivato alle prime armi.

Purtroppo però ad agosto dello scorso anno i dottori gli diagnosticarono il “linfoma di Hodgkin”, in pochi mesi le sue condizioni precipitarono, dovette dire addio al suo lavoro di allenatore e il 25 Ottobre del 2015 venne dato il triste annuncio.

Molti giocatori espressero il loro cordoglio, la NBA stessa non poté far altro che onorare la memoria di un grande allenatore nonché una grande persona. Il saluto più affettuoso fu quello di Kevin Garnett, colui che venne inizializzato al mondo dei professionisti da Saunders, che pubblicò una struggente foto sui social network che ritraeva lui seduto di fronte al parcheggio del suo ex allenatore.

L’ennesima storia di una grande persona e personalità che la vita ha deciso troppo presto di richiamare a sé…