A2 - Furie all’assalto del PalaRuggi, tra fantasmi di ieri e di oggi

A2 - Furie all’assalto del PalaRuggi, tra fantasmi di ieri e di oggi

La Rocca Sforzesca  è un castello di età medievale che sorge nel centro di Imola, non ci è dato di sapere se Maurizio Bartocci da Caserta ne conosca la storia ed è forse del tutto superfluo che ne abbia cognizione. Di sicuro, però, quanto avvenne nel lontanissimo 1499 potrebbe far scaturire qualche felice suggestione, utile a dar ardimento alla truppa delle Furie, chiamata ad espugnare il PalaRuggi, al pari di Cesare Borgia detto il Valentino, che assediò e conquistò la Rocca, sottraendolo all‘impavida Caterina Sforza. Il barbuto Giampiero Ticchi, coach imolese, nulla ha in comune con la muliebre fattezze della bellissima Caterina, ma in qualità di condottiero di ventura dalla lunga e onorata carriera, nel carattere irriducibile vale quanto e più della spietata figlia di Galeazzo Maria Sforza. Ticchi, inoltre, per Chieti rappresenta nelle ultime stagioni un vero castigamatti, avendo infilato, nelle ultime tre partite giocate contro le Furie, tre vittorie in sequenza, di cui due sul parquet del PalaTricalle. Ed è proprio la sconfitta patita all’andata sul suolo amico ad opera dei romagnoli che più pesa sulla classifica odierna della Proger. Una sconfitta, quella, da rimediare, ad ogni costo, con un’impresa esterna, se si vuole dare respiro ad una rincorsa che da qui alla fine non ammetterà pause per gli uomini di Bartocci.

Da quel lontano 13 novembre 2016 tanto è cambiato nel roster delle Furie, che si presenteranno al PalaRuggi con uno starting five rinnovato di 3/5 e soprattutto con una guida tecnica passata dalle mani di Massimo Galli a quelle di Maurizio Bartocci. Ovvio attendersi sulla base di questa discontinuità una partita molto diversa da quella giocata all’andata. Di sicuro da quanto emerso nell’ultima gara interna con Udine si registra in casa Proger un ritrovato entusiasmo che ha sensibilmente rivitalizzato l’ambiente. Gli arrivi dello stesso Bartocci e poi di Turel e DeCosey hanno avuto il pregio di una benefica boccata d’aria fresca che sembra abbia risvegliato tutto l’ambiente. Si attende, ora, con trepidazione di verificare ad Imola se la bella prova interna con i friulani possa rappresentare il punto base di una ripartenza o solo un effimero episodio. AAA cercasi continuità nelle prestazioni e nei risultati, quindi, ed è lo stesso Bartocci a ribadirlo: “Dopo la buonissima prestazione avuta contro Udine, spero di vedere la mia squadra crescere da ogni punto di vista. Domenica scorsa abbiamo disputato un ottimo secondo quarto, poi abbiamo subito la loro possanza fisica ma siamo stati bravi a rimanere lucidi e alla fine mettere nel carniere due punti fondamentali. Domenica, in un incontro difficile e forse decisivo contro Imola, dovremo fare un ulteriore passo avanti nell'intensità difensiva e nella collaborazione in fase attacco. La squadra ha lavorato bene per tutto l'arco della settimana. Turel continua il suo inserimento nel gruppo con grande voglia e spirito di abnegazione. Si è aggiunto da pochissimo DeCosey che dovrà rapidamente inserirsi ma, come primo impatto, posso dire che ha già mostrato un ottimo atteggiamento”.

Proprio a riguardo dei nuovi innesti, vale la pena soffermarsi un attimo per fornire qualche precisazione importante. Detto che in settimana si è visto un Fallucca in netta ripresa, bisognerà avere un po’ di pazienza per attendere che Turel e DeCosey sappiano integrarsi al meglio nei meccanismi di gioco della Proger. Ci sarà pochissimo tempo per attenderli al meglio ma la determinazione e l’applicazione negli allenamenti del ragazzo friulano e dell’ex Temple University sembrano essere una garanzia perché l’attesa integrazione avvenga nel tempo più veloce possibile. A riguardo di DeCosey va aggiunto, che non bisognerà attendersi da lui la stessa spumeggiante intraprendenza di Golden o le soluzioni individuali dalla distanza di Davis. Quenton è tutt’altro giocatore, dotato com’è di una fisicità e di un atletismo che garantiranno alla squadra più velocità in campo aperto, un aiuto a rimbalzo e una maggiore applicazione difensiva. Trattatasi di un giocatore di sistema, il cui rendimento andrà valutato con criteri che vadano ben oltre i punti che di media avrà nelle mani.

Per tornare alla gara di domani, va aggiunto che anche la formazione imolese, dopo un periodo piuttosto opaco e povero di soddisfazioni, proviene anch’essa da un’importante vittoria (62-85) conseguita extra moenia nel derby con Ferrara,. La compagine imolese ha in dotazione tre stranieri, di cui uno deve necessariamente essere tenuto fuori il per il match domenicale. Domani quasi certamente, a causa dell’infortunio del capitano Patricio Prato, a sedersi in tribuna sarà l’ala/centro Hubalek, che farà posto al giovane ma talentuoso esterno Brandon Norfleet e al play guardia Travis Cohn, top scorer degli emiliani con 15,9 punti ad incontro (58% da 2, 42% da 3 e 68% dalla lunetta). Lo starting five imolese domani vedrà in campo Cohn, in cabina di regia, Brandon Norfleet come guardia, l’ala riminese di origini egiziane Norman Hassan, la forte ala ex Siena Ranuzzi (9,,47 ppg nella sua esperienza toscana) e sotto i tabelloni i tanti centimetri dell’espertissimo Michele Maggioli. Sicuri assenti di giornata saranno il centro ex Roseto Jacopo Borra, sottoposto ad un intervento alla schiena e, come detto, il capitano Patricio Prato, che a Ferrara ha accusato un’importante lesione muscolare. La panchina romagnola sarà così composta dal playmaker classe 1996 Andrea Tassinari, prodotto del settore giovanili Virtus, dall’ala Jacopo Preti, confermato dopo la passata stagione, dall’altro centro ex Roseto Paolo Paci (3,5 punti e 2,5 rimbalzi con la canotta degli Sharks), arrivato a stagione in corso e dai giovami Wiltshire, Pelliconi e Cai. Una squadra, quella imolese, di buon spessore e che può vantare l’aggressività difensiva  tipica delle squadre di Ticchi e due americani veloci e di qualità. Da non sottovalutare la precisione al tiro dalla lunga distanza di un cecchino come Hassan, che da sempre quando vede le Furie si esalta con percentuali stratosferiche, il tonnellaggio di Maggioli sotto le plance, molto abile anche nelle realizzazioni dalla media distanza e l’esperta aggressività di Ranuzzi.

Per espugnare il PalaRuggi ci vorrà quindi una prova di grande applicazione delle Furie che dovranno innanzitutto fornire una fase difensiva impeccabile. Vincere sarà per nulla facile ma di sicuro ci si attende una Proger in partita sino alla fine. È tutto! No! Urge chiudere con un’ultima suggestione: Il fantasma della mitica Caterina Sforza, “femina idi grandissimo animo et core e mostro in fenili figura”, si aggira da secoli nel castello in cui visse, armato di lancia e a difesa di una grande cassa piena d’oro, nascosta in un anfratto segreto. Qualcuno racconta, durante le notti di luna piena, di essere riuscito a scorgere il bel volto della contessa, intento a scrutare pericoli con un lume in mano. Se qualcuno di notte si avventura per le scale del castello se la vede comparire dinanzi a difesa del suo preziosissimo tesoro. Poi all’improvviso cala il buio più totale. Da storie come queste c’è sempre da imparare, non si sa bene cosa, ma c’è sempre da imparare.