Lega A - Olimpia Milano bella e compiuta ma Avellino non tracolla al Forum

Lega A - Olimpia Milano bella e compiuta ma Avellino non tracolla al Forum

"E vicino non è ancora abbastanza" cantava De Gregori in Buonanotte Fiorellino. Ed è questa la sensazione che si prova dopo questa seconda sfida stagionale tra Milano ed Avellino. L’Olimpia gioca a tratti, anche in modo spettacolare ma come rallenta la presa soffre. Soffre la taglia fisica di Kyrylo Fesenko, le fiammate di Ragland, la voglia di tutto l'Avellino di sorprendere. Sfrutta anche una maggiore omogeneità tra i reparti, che ovviamente un gruppo quasi totalmente nuovo come la Sidigas non può ancora mostrare. Così ai padroni di casa non riesce di chiudere la partita quando a cavallo degli ultimi due quarti, piazza il poderoso allungo che vale 16 punti di vantaggio. Lo Scandone c'è e si vede tornando anche a -4; la strada per lo scudetto è ancora lunghissima, la Coppa Italia una cartina al tornasole di là a venire. L'EA7 Armani vince, con le sue importanti rotazioni, con i suoi match winners che possono risolvere, ma senza mostrare capacità di uccidere l'incontro.

IL PRIMO TEMPO - L’Olimpia sceglie il quintetto piccolo, con Milan Macvan da centro. La mossa funziona perché in difesa tutti cambiano su tutti e si si espone solo un po’ su Adonis Thomas che segna tutti i primi otto punti di Avellino ma in quel momento l’Olimpia ha già scavato vantaggi significativa. Dopo sette minuti e due triple di fila di Simon, l’Olimpia ha preso 10 punti di margine sul 22-12 e Coach Sacripanti chiama il primo time-out mentre Repesa va a pescare tre uomini dalla panchina (Gentile, Sanders e McLean). Avellino risponde inserendo Kyrylo Fesenko che con i suoi 216 centimetri usa tutta la taglia fisica per segnare due canestri ravvicinati e due tiri liberi. Lui, la tripla di Leunen e un paio di errori in attacco permettono alla Scandone di chiudere il primo quarto in crescita. L’Olimpia resta avanti ma di soli tre punti, 24-21. Fenseko continua a infierire, segna due liberi, forza due falli di Raduljica, mette un altro canestro e porta Avellino a meno uno, poi Green segna da tre e con un parziale di 16-4, la Sidigas schizza avanti per la prima volta. Dopo il time-out di Coach Repesa, l’Olimpia risponde forte: jumper di Raduljica, assist di Raduljica per il gioco da tre di Hickman e vantaggio ripristinato sul 31-28. Qui Joe segna due volte di fila da tre e rimette Avellino avanti 35-33. McLean quindi il periodo forte, con due liberi e un canestro di forza a rimbalzo. Alla fine del tempo è 40-38 Olimpia.

IL SECONDO TEMPO - Coach Repesa ripropone lo stesso quintetto che ha cominciato la partita e sul 42 pari produce un 8-0 nel quale ci sono due conclusioni in contropiede e un jumper di Davide Pascolo. Il vantaggio lievita a quota 13 con i rimbalzi d’attacco di Dragic, un Macvan devastante nell’attaccare la difesa di Avellino dentro e fuori e cinque punti di fila di Cinciarini. Avellino torna a cavalcare oltre a Thomas la prestanza fisica di Fesenko. Simon forza il terzo fallo dell’ucraino, ma Sacripanti lo tiene in campo e ne ricava un assist per il tiro da tre di Leunen che permette ad Avellino, caduta anche a meno 15 (2/2 di Simon, poi jumper ravvicinato di Gentile), di rientrare a meno 12 alla fine del terzo periodo, 66-54. Il divario si allarga due volte a quota 16 all’inizio del quarto periodo con due canestri consecutivi di Gentile. E’ lui nel quarto a fare la voce grossa, prende un fallo, mette un libero, attacca il ferro e segna ancora tenendo Avellino a distanza. Quando Leunen mette però la tripla del nuovo meno 11 con cinque minuti sul cronometro, Coach Repesa ferma ancora la partita. Qui con McLean a marcare Fesenko, Avellino torna minacciosa a meno otto poi a meno cinque con un gioco da tre di Fesenko. McLean lo soffre in difesa ma lo attacca in velocità dall’altra parte del campo. E’ lui a rispondere con un canestro di forza da sotto. Hickman mette due liberi che valgono il più nove. Ma Avellino è dura: Obasohan mette una tripla e un libero accorciando a meno cinque. McLean continua ad attaccare Fesenko con il suo dinamismo. Mette un libero, schiaccia un rimbalzo e permette all’Olimpia di chiudere la partita con qualche patema ma senza veri rischi.