Renato Villalta e la macchia bianconera

La complicata gestione degli abbonati alla Virtus Bologna
15.07.2013 10:38 di  Davide Trebbi  Twitter:    vedi letture
Renato Villalta
Renato Villalta

Non si dà pace il tifoso della Virtus Bologna quest'estate.

Troppi cambiamenti, troppi problemi, ma nonostante il defilarsi dell'alibi numero uno, ha voglia di discutere e lamentarsi.
È una macchia che c'è da troppo tempo e pesa nell'economia delle casse bolognesi e neppure una ventata fresca ma ancora inesperta può subito smacchiare.

Il tifoso è stanco di parole, vuole fatti ma il presidente ha chiesto le stesse cose degli anni scorsi: la fiducia.
Quella fiducia che il tifoso medio al momento non ha, troppo deluso dalle solite belle parole estive e indeciso per colpa di abbonamenti ancora distanti economicamente dalle aspettative post-Sabatini.

Accontentare tutti è difficile e Villalta lo sa ma la sua trasparenza a dare dati alimentando anche pesanti critiche è lodevole.
Ha messo degli obbiettivi e sveltati a differenza degli anni scorsi e al momento a Luglio la curiosità da parti di molti ha dato dei risultati già superiori all'intera scorsa stagione.

Contenti? No perché sono troppo pochi e non abbastanza, perché Sabatini c'è ancora e ritornerà di sicuro e sono ancora troppo cari gli abbonamenti.

I nomi peró devono ancora arrivare e non sono gli amalianti Tripkovic o Bryant dovrebbero essere dei nomi veri.
Al momento peró ci sono anche altri problemi da risolvere: un "braccio di ferro" molto duro tra il capitano Peppe Poeta e Riccardo Moraschini e la società nuova che per dare un messaggio forte distaccato dalla vecchia gestione, non cederà mai alle richieste dei giocatori ma che questa posizione aumenta nuove  critiche e dubbi al popolo bianconero.

Si sta ascoltando comunque le offerte seppur distanti che arrivano da altre società ma la sensazione che non si sbloccherà prima che una delle due parti non ceda e non si sa quando.

Il lavaggio è ancora lungo e il 2 agosto ci sarà il secondo round con la campagna abbonamenti con l'obbiettivo fissato ancora lontano ma magari più pronosticabile con qualche nome a libro paga in più e una situazione interna si spera più chiara.
La Virtus vuole trasmettere fiducia per ripulire una vecchia macchia troppo sporca ma ci vuole tempo per eliminarla del tutto.

Niente " Sognare è un diritto" o " Lasciateci perdere" si vuole dare trasparenza al progetto, ma il tifoso si accontenterà di nuovo?