Gigi Datome: «A Detroit ero Don Chisciotte, non ho potuto dire no a Obradovic, e con Milano…»

Le parole del capitano della nazionale azzurra alla vigilia della stagione del grande ritorno in Europa
07.10.2015 09:56 di  Alessandro Luigi Maggi   vedi letture
Gigi Datome: «A Detroit ero Don Chisciotte, non ho potuto dire no a Obradovic, e con Milano…»

In “collegamento” da New York Gigi Datome, dalla penna di Massimo Lopes Pegna de La Gazzetta dello Sport, racconta la stagione del ritorno in Europa.  16 punti in 30’, tanto per cominciare, nel successo del suo Fenerbahce sui Brooklyn Nets: «Avrei preferito trovarmi a Detroit e battere i Pistons. Per dimostrare ancora una volta che in questa lega ci potevo stare». Non avrà rimpianti, ma il dente avvelenato sì, eccome…

BOSTON CELTICS

«Ringrazio coach Brad Stevens per le parole bellissime spese per me. Ma per rimanere a Boston chiedevo la garanzia di giocare con continuità»

OLIMPIA MILANO

«Ho avuto il piacere di conoscere Livio Proli, che è stato super. Come lo è stato Alessandro Gentile. Ma volevo fare esperienza in un club europeo con ambizioni importanti. Spero di aver fatto la scelta giusta»

FENERBAHCE 

«Scelta semplice. Squadra ambiziosa, con voglia di rivalsa, in una città bellissima e con un buon accordo economico. E poi si è mosso Obradovic, il Mourinho del basket. Anzi, il Phil Jackson degli europei. Una leggenda. Fa giocare un basket di letture, intelligente, collettivo, con tante soluzioni in attacco e cura del dettaglio»

LA NAZIONALE

«Sono stato zen, dicendo che le cose gravi della vita sono altre, però questa squadra la sentivo mia dopo averci investito tanti anni. Potevamo perdere con la Germania e uscire subito, e sarebbe stato un fallimento. Però potevamo battere la Lituania, e saremmo entrati tra le prime quattro. Ce la siamo giocata con tutti, ed è stata una bella estate per il nostro basket»

GLI STATI UNITI

«A Detroit ero un Don Chisciotte contro i mulini a vento, non ho avuto opportunità, Ma la differenza tra USA ed Europa si sta assottigliando…»