EuroLeague - Trinchieri "Non sono Obradovic o Itoudis, ma i miei ragazzi meritano rispetto"

26.01.2017 12:56 di  Simone Sperduto   vedi letture
EuroLeague - Trinchieri "Non sono Obradovic o Itoudis, ma i miei ragazzi meritano rispetto"
© foto di foto simone sperduto

Voci dalla sala stampa di Brose Basket - Real Madrid: mentre i madridisti gioiscono per lo scampato pericolo, Andrea Trinchieri sottolinea come ancora una volta un discutibile decisione arbitrale abbia penalizzato la sua squadra. E sappiamo che non è la prima volta quest'anno.

Pablo Laso (tecnico Real): "Importantissimo aver retto a livello mentale dopo essere arrivati al termine di una settimana molto pesante. Era importante giocare in modo concentrato e vincere. Il tiro di Llull ci ha permesso praticamente di vincere la gara ma vorrei sottolineare anche il supporto di Carroll dalla panchina e di Ayon. è stata una gara vinta comunuqe grazie al lavoro di squadra.

Sergio Llull (Real Madrid, 26 punti): "Siamo molto contenti per la vittoria, importante e molto complicata contro una squadra che sta giocando molto bene. Grazie a questi due punti ci piazziamo in testa alla classifica. La squadra ha fatto un ottimo lavoro ma ora pensiamo già alla sfida contro MIlano".  

Rudy Fernandez (Real Madrid): "È sempre molto difficile giocare in casa del Bamberg. Gara molto complicata. Era importante vincere per raggiungere il primo posto in Eurolega. Abbiamo giocato molto bene a livello di squadra, in difesa e in attacco". 

Andrea Trinchieri (tecnico Bamberg): "Abbiamo dato il tutto per tutto contro una delle migliori squadre d'Europa. Abbiamo fornito una grandissima prestazione e rischiato anche di vincere la gara ma non ci siamo riusciti per due motivi: prima di tutto abbiamo concesso troppi rimbalzi offensivi e poi io non sono Obradovic, Laso o Itoudis. Questi sono tutti grandissimi allenatori però io devo difendere i miei ragazzi, i quali meritano rispetto. Lavorano duramente ogni giorno e vanno oltre i loro limiti. La professione dell'allenatore è dura. È duro essere un arbitro. Però adesso esageriamo, un fallo è un fallo, non importa se ti chiami Mosca o Madrid. È davvero difficile mandare giù queste situazioni.“