Il Gigi Datome dei Celtics è un'ala piccola o una guardia?

Il Gigi Datome dei Celtics è un'ala piccola o una guardia?

Nel risicatissimo spazio che la NBA ha concesso a Gigi Datome, il nostro MVP della stagione 2012-13 ha sparato da tre con il 47.2% dal campo, appena peggio che nel campionato italiano dove ha collezionato però quasi 1000 tiri tirando col 47.5%. La qualità di shooter di Datome non è passata inosservata tra gli analisti americani, che pensano come in una serie contro i Cavaliers che attende Boston a partire da domenica sera Brad Stevens possa ritagliare spazio e giochi appositamente dedicati a lui. Ciò perchè i marcatori di Cleveland come JR Smith, Mike Miller o Iman Shumpert sono piuttosto lenti e distratti in difesa, come dimostrano le statistiche: 24esimi per efficienza quando la formazione avversaria usa schemi per liberare tiri aperti.

In questo Datome si è dimostrato efficace. Noi pensiamo anche che, rispetto ai coach di Detroit che accanto al bulimico tiratore Jennings pensavano solo al tonnellaggio con Josh Smith, Monroe e Drummond contemporaneamente in campo, la scelta non dichiarata di Stevens di trasformare l'ala piccola Datome, un'ala piccola qualsiasi in NBA, in una shooting guard di rilievo grazie alla buona attitudine difensiva e alla presenza fisica nel ruolo possa creare una nuova interessante fase nella carriera di Gigi.

Le esigenze del campionato italiano undersize fin dal minibasket condizionano negativamente lo sviluppo dei nostri migliori prospetti. Personalmente, quando lo vedevamo giocare 17enne a Siena dove manifestava l'esplosività che lo portava ad abusare della schiacciata, ci sembrava costretto alle ragioni del club di vincere mettendolo dove meglio serviva al coach Pianigiani piuttosto che alla crescita dell'espressione del talento individuale. Ovvero chi ha talento e voglia arriva lo stesso, chi è solo una buona taglia si perde quando esce dal mondo giovanile: le scelte sbagliate sono fatte e quasi sempre non rimediabili.

Quando Gigi si alza dalla panchina perchè Stevens lo mette in campo, subito i canti di incoraggiamento del fans dei Celtics si alzano per lui. Dietro quella barba trasandata e la crocchetta a panino la grande umanità, la pazienza, la disponibilità hanno reso Datome un beniamino del pubblico del New England. Può diventare quello che è Kyle Korver per gli Atlanta Hawks.