Remer, il curioso addio a Gadson

Remer,  il curioso addio a Gadson

Il giocatore americano della Remer Treviglio Gadson è partito alla volta di casa a Philadelphia per gravi motivi di salute della madre, ma visto che non dà segni di sè la società avrebbe deciso di tagliarlo. Solo che sul sito della Remer non c'è alcun comunicato stampa (almeno fino alle 16 di mercoledì 13 novembre) che comunichi la decisione, legittima, della società, quanto piuttosto viene ospitato nella rassegna stampa un articolo dell'Eco di Bergamo dal titolo "Storia già finita fra Remer e Gadson" senza alcun commento di qualche addetto della Remer. In tempo per smentire se stessi?

Ecco di seguito il testo dell'articolo dell'Eco di bergamo: "Storia già finita fra Remer e Gadson. Caccia al sostituto Lo statunitense non dà notizie e verrà tagliato Entro un paio di giorni Treviglio lo rimpiazzerà Epilogo di un amore mai sbocciato veramente Basket, DnA Silver di GUIDO DEVIZI.

Dopo che anche la giornata di ieri è trascorsa senza novità in arrivo da Philadelphia a via del Bosco, manca ormai solo il crisma dell’ufficialità a sancire la fine della breve avventura di Novar Gadson, ventiquattrenne ala dallo statuario fisico color dell’ebano ed istoriato da una pletora di tatuaggi, con la canotta della Remer Blubasket Treviglio. A una settimana dal suo ritorno in Pennsylvania, chiesto dal giocatore per il peggioramento delle condizioni di salute della madre, la società ritiene infatti ormai esaurito il tempo messo a disposizione del giocatore per motivi famigliari e, pur comprendendo lo stato d’animo dell’atleta, deve proseguire nel programma agonistico della stagione e procedere quindi alla sua sostituzione. Dando una breve occhiata a quanto messo in mostra nelle sei gare in cui è sceso in campo, le nude cifre delle statistiche (16,5 punti, 3,8 rimbalzi, 1,3 assist, 3 perse, 50% da 2 e 33% da 3 le medie conseguite) ci raccontano di un rendimento abbastanza positivo ma mai tale da incidere in maniera decisiva sulle sorti delle gare disputate, quello che viceversa ci si aspetta da uno straniero, al di là dei semplici numeri. E Gadson, arrivato a Treviglio con la fama di ottimo gioca tore al servizio della squadra, nella squadra si è invece ambientato poco, risultando spesso avulso dal gioco che Vertemati ha predisposto con la solita puntigliosità per i suoi ragazzi, un po’ un pesce fuor d’acqua, a volte anche solo per quel suo atteggiamento fisico un po’ indolente. Il passaggio poi dalla metropoli alla frazione Geromina non ha certamente facilitato le cose per Gadson tant’è che, in questo primo scorcio di stagione, i veri americani di Treviglio sono stati gli italiani: Marino uscito vincitore da uno stellare duello, personale e di squadra, con James contro Omegna, Rossi che continua a dominare il pitturato come solo lui sa fare, Ihedioha determinante quanto silenzioso protagonista ogni volta che mette piede in campo. E ora? Il primo appuntamento per la società trevigliese è previsto già per stasera con una riunione dei dirigenti e dello staff che, oltre ad ufficializzare il taglio di Gadson, dovrebbe individuare, tra i possibili sostituti, la migliore alternativa possibile e quindi procedere all’ingaggio celermente: nel giro di un paio di giorni la situazione dovrebbe infatti evolvere in maniera decisiva. La necessità di procedere a questa sostituzione, insieme alla contemporanea indisponibilità di Marino, atteso di nuovo in campo per inizio dicembre, avrà un effetto acceleratore sulle mosse della società presieduta da Gianfranco Testa anche se la prestazione che i biancoblù privi di Gadson e del play senese hanno offerto domenica scorsa a Ferrara, soprattutto negli ultimi 25’ di gara, mettendo in campo grinta, determinazione e voglia di vincere, ha dimostrato grande serietà e capacità di affrontare nel modo migliore le difficoltà. Infine, ancora nessuna indiscrezione è sinora trapelata sulla rosa dei nomi in valutazione né, al momento, è noto se la Remer vorrà nuovamente rivolgersi al mercato d’oltreoceano oppure effettuare una selezione a più corto raggio, in Europa o anche solo in Italia: tutte le possibilità sono aperte".