Sigma Barcellona, parla il coach avversario Martelossi: "La chimica di squadra è fondamentale"

Fonte: Ufficio Stampa Basket Barcellona
Sigma Barcellona, parla il coach avversario Martelossi: "La chimica di squadra è fondamentale"

Lo scorsa stagione sono stati artefici di un’impresa svanita solo all’ultimo e quest’anno l’obiettivo velato, ma neanche tanto, è quello di ripetersi ma con un esito diverso.La Leonessa Brescia, prossima avversaria dei giallorossi, ha già piazzato i suoi due primi ruggiti in campionato battendo l’Orlandina di Pozzecco e l’Aquila Basket Trento e la partita con Barcellona ha già il sapore del big match. Le parole di Coach Martelossi però predicano pazienza e umiltà.

Alberto, avete rinnovato il vostro aspetto, vorremmo che tu analizzassi il tuo nuovo roster.

“Squadra simile a quella della scorsa stagione, abbiamo ricercato principalmente giocatori con qualità umane ma anche di livello e atleti in attesa di rilancio. Non siamo un club che si può permettere di prendere giocatori di primo acchito per motivi di budget e quindi dobbiamo puntare su questo tipo di giocatori. In più abbiamo portato all’interno del roster delle innovazioni, con l’arrivo di giocatori del calibro di Di Bella e Fultz, due play che giocheranno vicini e faranno parte del quintetto. È una situazione che bisognerà provare parecchie volte.”

 

Due match disputati e due match vinti, come definisci le prime prestazioni in questa Nuova Lega?

“Le prime due partite sono andate molto bene in quanto abbiamo ottenuto due vittorie. Però bisogna dire che il livello del gioco è altalenante, ancora siamo a inizio stagione, è normale.La prima partita contro Capo d’Orlando abbiamo fatto molto bene dal punto di vista tecnico, ma poi abbiamo avuto paura di vincere e ci siamo complicati la vita.Nella seconda partita è accaduto l’esatto opposto, abbiamo giocato con autorevolezza fuori casa, poi abbiamo considerato la partita già vinta e stavamo per compromettere tutto.”

 

Quali obiettivi si è prefissata la Leonessa Brescia?

“Parlarne adesso mi sembra prematuro, ancora bisogna valutare realmente qual è la nostra forza e quella degli avversari. Migliorare i risultati dello scorso anno vorrebbe dire andare in serie A1. Non so se sarà possibile ripeterli numericamente. Comunque uno degli obiettivi è sicuramente quello di far bene, regalare tante emozioni come nella scorsa stagione e come sta già avvenendo quest’anno.”

 

Lo scorso anno avete stupito tutti con il vostro modo di giocare e per i risultati ottenuti. Ci sveli l’ingrediente segreto?

“È difficile rispondere, l’unica cosa che fa veramente la differenza è il gruppo.Se i giocatori stanno bene insieme, si può ottenere qualsiasi risultato. La chimica di squadra è fondamentale, credo di poter dire che l’anno scorso la chimica migliore ce l’abbiamo avuta noi, la chiave è questa.”

 

Nuovo Campionato, diverso dagli anni passati. Quali sono le aspettative di coach Martelossi?

“C’è questa grande novità, molti giocatori sono scesi dalle categorie superiori. Già questo garantisce un po’ di spettacolo ma soprattutto, garantisce molta tecnica di pallacanestro. Questi ragazzi sono veramente dei professori e l’interesse sarà maggiore da parte di tutti.”

 

Quest’anno avremo modo di vedere i mitici Azzurri Under 20 sui parquet della nostra categoria. Cosa ci dici a riguardo?

“La stessa cosa che ho detto a Milano alla presentazione ufficiale della Lega. Questi ragazzi potranno essere protagonisti quando faranno tesoro dell’esperienza e degli insegnamenti degli atleti di cui parlavo prima. Saranno ragazzi ricettivi, hanno ottenuto dei risultati che ci riempiono di orgoglio ma se messi a confronto con un’intera carriera professionistica sono briciole. Il risultato resterà fine a se stesso se questi ragazzi non avranno l’umiltà di apprendere da queste fonti.

 

Alcune squadre hanno raso al suolo i propri roster e altre si sono rinforzate ulteriormente. Quale secondo te sono le squadre candidate al salto di categoria?

“Per adesso è giusto attestarsi a una valutazione prettamente economica, Barcellona, Verona, Torino e Napoli. Queste sono le favorite, è chiaro che nel corso della stagione può succedere che una abbia delle difficoltà (com’è successo a Barcellona nella stagione passata) ma è impossibile che siano colpite tutte le squadre.”

 

 Che cosa pensi della Sigma Basket Barcellona, versione 2013/2014?

“Ci sono due grandi novità rispetto alla scorsa stagione.Una dovuta al cambio di regole, si è dovuto costruire un nucleo italiano che poi sarà l’anima della squadra, cosa che in passato non accadeva. Hanno una rotazione di 8 giocatori importanti. Io credo che questi due aspetti di per sé pongano Barcellona come una squadra leader di questo campionato. Il roster è formato da giocatori di temperamento e per far bene in questo campionato c’è bisogno di gente così.”

Un pensiero sulla Nuova LNP?

“Il mio pensiero è negativo per com’è stata architettata ed attuata. Una rivoluzione così copernicana non poteva essere gestita in quatto, cinque mesi. Ci sarebbe voluto più tempo anche per permettere alle società di adeguarsi La lega sta facendo degli sforzi notevoli per ridurre al minimo le difficoltà, anche se sarà un lavoro lungo su cui si potrebbe discutere molto. Chi ha disposto questa riforma non ha tenuto conto di tanti aspetti. “

Qualche anno fa sei stato a Barcellona. Ci racconti qualche episodio che ti ha particolarmente colpito?

“I miei ricordi di Barcellona sono sempre belli e forti, legati a persone meravigliose pur conosciute in poco tempo.In tutta onesta questi ricordi mi ritornano in mente quando giochiamo a Barcellona. Di squadre ne ho allenate tante ma Barcellona è una piazza particolare, che ti fa vivere sensazioni speciali.”

Una persona che ti è rimasta impressa nel periodo di permanenza a Barcellona Pozzo di Gotto?

“Mi ricordo che è stato un breve periodo ma intenso. Ho trovato una società molto preparata per quell’epoca, merito di chi ci lavorava e anche di Sandro Santoro.

Un pensiero particolare però va a Massimo, è una figura che non si trova in tutti i club. È un ragazzo che ama veramente l’ambiente in cui lavora, (sorridendo azzarda) potremmo definirlo…il Vicepresidente.”

Terminiamo la chiacchierata porgendo un augurio per il campionato e per gli amanti del basket.

“Un augurio che sia una bella partita, ancora siamo inizio stagione. Che possa essere un campionato motivante e in un certo senso anche esaltante, perché gli ingredienti ci sono tutti."