A Reggio passa l'Acea Roma. La Trenkwalder si "mangia" il vantaggio

L'Acea passa al Bigi al termine di una partita durissima. Reggio va sotto di 14, rimonta, ma non ha la forza di allungare e cede nel finale
Fonte: Il Giornale di Reggio
Brunner
Brunner

Cattiva. Agonistica. Reggio ha giocato un primo tempo scialbo e un secondo quarto in cui è stata presa alla giugulare da una Roma che con Jordan Taylor (soprattutto quest'ultimo) e Gani Lawal cambiati e abili per giocare ha dimostrato di essere osso molto duro. Poi certo, si può discutere sul fatto che siano tutelati. Che a forza di piangere su qualsiasi cosa alla fine "i risultati" si ottengono. Ma insomma, Roma ha giocato meglio i momenti decisivi e quindi si porta a casa il pari nella serie con un certo merito. Senza che, tuttavia, la Trenkwalder si senta mortificata o defraudata da quanto successo in questi 40'. In ballo adesso c'è una miniserie di play off alle 3 partite. Con le chance di passare, al momento, in perfetta parità.

LA PARTITA

Coach Calvani manda Lawal in quintetto base e cambia qualche marcatura, con Jones su Cinciarini e lo stesso centro i prerotazione per evitare di essere infilzato bellamente. Protagonista dell'inizio è Donatas Slanina che spende subito due falli ma che mette in moto la Trenkwalder con un gioco da 4 punti. Roma è molto fisica in difesa, cerca subito di "indirizzare" il match e Bobby Jones è incisivo nella metà campo offensiva. Un canestro di Taylor dà l'8-7 per Reggio, ma Roma è viva e combattiva e va avanti di 3 (8-11) e 10-13 con due liberi di Datome. Filloy si procura un gioco da 3 punti alla sua maniera, fallo sul tiro, un solo libero trasformato (il primo), ruba palla al rimbalzista e converte il 13 pari. Peccato che poi di là, Jones metta la tripla del 13-16. Più passa il tempo e più si ha la sensazione che si giochi la partita di Roma. Reggio rimane aggrappata con le unghie a una partita complicata. Bell, dalla lunetta pareggia a 17, ma è Datome che chiude il primo quarto a favore di Roma sul 17-19.

La Trenk trova la bomba del 20-19 a inizio quarto, poi, come già successo in gara 2, la luce si spegne completamente. Tanto merito anche di Roma che atleticamente sta con chiunque, toglie le penetrazioni ai biancorossi e pure il gioco interno.  Lawal domina, facendo e disfacendo a piacimento. L'Acea imbastisce un parziale di 17-2, in cui Jordan Taylor trova tutti gli obiettivi possibili e come detto Lawal schiaccia e si fa dare tecnico per una reazione su Cinciarini. Potrebbe essere un cambio di inerzia per una Reggio bloccata. Nulla. Slanina fa un clamoroso 0/2 dalla lunetta, e l'attacco successivo finisce nel nulla. Alla fine è Roma che la scampa. L'unico modo a quel punto è quello di mettersi in proprio e cercare di alzare i ritmi. Il problema è che neanche dalla lunetta Reggio si "autosostiene". Bell ne converte solo uno, fa lo stesso Taylor, che segna il canestro successivo in penetrazione, e alla fine Reggio torna al -10 (26-36). Calvani chiama time out, Taylor riporta a +12 i capitolini, ma sull'azione a 7" dalla fine di Donell Taylor, Datome si fa cogliere in un ingenuo fallo su tiro da 3 punti. Ma anche lì, DT ne converte due su 3. Si va all'intervallo lungo sul 28-38. Molto meglio che -14, ma per ora si gioca la partita di Roma.

E invece Reggio ha due attributi grossi come quartieri e rientra in partita in 1'50". Bomba di Slanina, arresto e tiro di Taylor, bomba di Cinciarini. Il tutto mentre Roma sbaglia tutto quello che si può. 36-38. C'è vita. Ma ancora tanta pallacanestro davanti. Lorant segna un canestrone, ma la marea biancorossa monta. Antonutti dalla sua mattonella fa il -1 (39-40). Roma perde due palloni consecutivi che diventano la tripla del sorpasso di Taylor e un'altra penetrazione dello stesso. 44-40 e non ci si crede. Calvani si gioca anche il secondo time out. Roma non molla e la Treni molla un attimo la sua spinta propulsiva tornando ad azioni individuali. Jones e Lorand pareggiano. Datome dalla lunetta sorpassa a 46. Ma Reggio chiude forte ancora il quarto con Cinciarini che lucra un fallo a Jordan Taylor e proprio allo scadere una bomba di Jeremic (con rimbalzo fortunato sul ferro) fa 50-46 per i biancorossi.

Jordan Taylor guida la rimonta capitolina nel quarto periodo. Sono suoi i 4 punti che pareggiano la partita a 50. Reggio fatica a trovare soluzioni adeguate. Lawal risponde a Taylor per il 52 pari. Poi serve un cioccolatino a Brunner per il 54-52. Roma però passa avanti sul 54-57 con un gioco da tre punti di Jordan Taylor. Cinciarini e Brunner però rispondono da campioni dai 6,75 per il 60-57. Datome e Bell si scambiano canestri (62-59). Ma la Trenk come tutta la partita non riesce a sostenere il vantaggio. L'Acea pareggia a 63 con due liberi di Datome e passa in vantaggio con un canestrone di  Jordan Taylor e due liberi Datome ancora (64-67). Reggio sbaglia la triple con Cinciarini. Fallo su Jones che però fa 0/2 dalla lunetta e tiene ancora in vita la Trenk, che va di là e subisce fallo da Bell. 66-67 a 12 secondi dalla fine. La verità è che il gioco dei falli sistematici non produce alcun tipo di scossone. Segna Datome, risponde Taylor, e chiude Jones ancora dalla lunetta. 68-71. Pari e patta e mini serie alle 3 partite.

 

IL TABELLINO

Trenkwalder-Acea Roma 68-71

Parziali: 17-19, 28-38, 50-46

Trenkwalder Reggio Emilia: Jeremic 5, Taylor 19, Brunner 8, Antonutti 3, Bell 13, Veccia ne, Filloy 3, Slanina 7, Cervi, Silins, Cinciarini 10. Allenatore: Menetti

Acea Roma: Goss, Jones 12, Tambone ne, Tonolli ne, Gorrieri ne, D'Ercole, Datome 20, Bailey, Taylor 18, Lawal 10, Czyz 2, Lorant 9. Allenatore: Calvani

Arbitri: Mattioli, Chiari, Vicino

Note. Giocatori usciti per 5 falli: Slanina (Trenkwalder). Fallo tecnico fischiato a Lawal (Acea Roma) per proteste. Spettatori 3500 per un incasso di 65.098 euro.