Bobo Prandin:«Assigeco, vinci e poi vediamo cosa succede...»

LA 26ENNE GUARDIA VENEZIANA SI AUGURA CHE LA STAGIONE ROSSOBLU NON FINISCA DOMENICA
10.05.2013 08:09 di  Luca Mallamaci   vedi letture
Fonte: Il Cittadino di Lodi
Prandin "punta" il canestro
Prandin "punta" il canestro
© foto di Foto Luigi Tommasini

CODOGNO Un confronto di elevato livello tecnico condito da trepidazione e "fame" di vittoria. Questo è il menu cestistico che l'Assigeco si prepara a sfogliare domenica al "Campus" ospitando la Sbs Castelletto Ticino che come ultima portata di regular season presenta il "dolce" dei play off. Più per Alex Simoncelli e compagni, sicuri della post season in caso di successo, che per i rossoblu costretti a rapportarsi al possibile amaro della classifica avulsa con Omegna e Agrigento, appaiate alla vigilia a quota 38 a lodigiani e piemontesi. «Al di là di tutti i discorsi che si possono fare sui play off, abbiamo intenzione di finire bene la stagione puntando a vincere l'ultimo appuntamento casalingo davanti ai nostri tifosi: solo alla fine ci interesseremo del risultato delle dirette concorrenti - "Bobo" Prandin stampa il poster della partita dell'Assigeco -. Ci aspetta una gara tosta, Castelletto è una squadra molto forte che vuole vincere per andare ai play off. A noi però brucia ancora il ricordo della sfida dell'andata, sfuggita in modo rocambolesco nei secondi finali, per cui vorremmo rifarci anche per concludere nel migliore dei modi l'ottimo girone di ritorno».

«Un peccato il ko con Chieti»

Undici vittorie e cinque sconfitte nella seconda parte della stagione, con la squadra di Andrea Zanchi tornata ai vertici e capace di centrare la qualificazione alla LegaDue Silver, sfiorando il sogno play off. «Ci siamo ripresi molto bene dopo le difficoltà di inizio stagione - continua la 26enne guardia veneziana -: pur sapendo le potenzialità del gruppo, per come eravamo messi, non pensavo saremmo riusciti a girare così la stagione. È un peccato aver "toppato" la gara di due domeniche fa contro Chieti, che ci può costare i play off. Bando a ogni possibile rammarico, vogliamo lottare per chiudere vincendo lo stesso». Una determinazione che è già emersa nel secondo tempo di domenica scorsa a Firenze, caratterizzato dal terzo quarto "invasato" di Prandin. «Cosa è successo nell'intervallo? Non mi piaceva quello che stavo vedendo, nei primi due quarti sembravamo un po’ rassegnati - ricorda l'esterno rossoblu -. Non tanto in attacco, dove uscivano azioni discrete, quanto nella fase difensiva lontana dalla nostra solita: ho messo quanta più rabbia potevo e sono riuscito a dare una grossa mano ai compagni anche per rimediare al poco che avevo combinato nella settimana precedente fra Matera, Recanati e Chieti: ero giù fisicamente e non ho giocato bene. A Firenze sono andato meglio».

«Loro il quintetto più forte»

Castelletto Ticino si presenta al completo e agguerrita. «Ho sempre pensato che hanno il quintetto più forte della Dna, capace di superare ogni problema una volta messo piede sul parquet - ricorda Prandin -. Se giocano come sanno diventano veramente pericolosi. Simoncelli è un gran play, con Bolzonella e Ceron, super sul perimetro, insieme a Ranuzzi, una delle migliori ali piccole, e alla coppia di lunghi, Pazzi Ihedioha. Ce le metteremo davvero tutta per frenarli».

Luca Mallamaci