Juvecaserta, è tempo di pensare a rafforzare la società

Dopo la splendida salvezza portata a casa dalla squadra di Sacripanti di Carlo Carli
Fonte: Cronache di Caserta
Juvecaserta, è tempo di pensare a rafforzare la società

L'ultima partita stagionale della Juveca-serta 2012/2013 ha proposto in maniera perfetta tutte quelle qualità che ha portato il gruppo di Sacripanti nel cuore dei cestofili bianconeri. Al cospetto di un'avversaria che doveva necessariamente vincere per mantenere la propria posizione in classifica e soprattutto senza due pedine importanti come Jonusas e Mavraides, la Juve è riuscita, ancora una volta, a combattere fino alla sirena finale mostrando cuore, grinta e carattere. La stagione è dunque finita tra gli applausi, con i tifosi che giustamente incuranti per l'ultimo verdetto del parquet hanno tributato una standing-ovation a tutti gli attori di questa fantastica annata. Quella che ormai fa già inevitabilmente parte del passato è una Juve che è andata ben oltre ogni più rosea aspettativa, conquistando domenica dopo domenica la stima di tutta la tifoseria che oggi confermerebbe tutti a furor di popolo. Del futuro se ne parlerà prò più avanti, anche perchè oggi è giustamente il momento di rendere merito ad una grande stagione. JJ match con Reggio Emilia è stato un finale perfetto, al quale è mancata solo la vittoria finale. Caserta, che si trovava dinanzi ad un roster più completo e motivato, ha però lanciato nuovamente il cuore oltre l'ostacolo, sfiorando l'impresa ed emozionando il non nutrito pubblico presente al Palamaggiò per l'ultima uscita. Ancora una volta Mordente e compagni ci hanno messo il cuore ed hanno recuperato uno svantaggio superiore alla doppia cifra accumulato in seguito alle note emergenze del roster juventino. Nonostante tutto Caserta poteva anche chiudere con il botto e mandare al tappeto la Reggiana, che per la prima volta nella sua storia è riuscita a sbancare il PalaMaggiò. La tripla di Jelovac a 10" dalla sirena finale si è però purtroppo fermata sul ferro, ma decisivi sono anche stati i troppi errori ai tiri liberi commessi nei minuti finali che avrebbero quantomeno potuto condurre la Juve ad un overtime meritato. Dal punto di vista del pubblico ci sarebbe aspettata ben altra risposta per il finale di stagione, con i 2600 presenti che non rendono merito ad una squadra che ha disputato un campionato superbo. I 2600 presenti però si sono fatti sentire come se in campo si stesse giocando una finale scudetto ed i fischi assordanti nelle ultime azioni d'attacco di Reggio Emilia insieme al "bianconero è il colore che amo" dell'ultimo timeout hanno riportato in vita un PalaMaggiò che quest'anno troppo spesso si è espresso in maniera borghese e non consona alla storia. Infine per quel che riguarda la classifica finale il nono posto conquistato è davvero un bel vedere, anche se il rammarico di non aver centrato la post-season resta grande. Mai come quest'anno il rammarico non è però rivolto al gioco espresso dai bianconeri, bensì ad una serie di arbitraggi che in alcune partite chiave hanno penalizzato fortemente gli uomini di Sacripanti. Con un pò più di fortuna oggi la Juve avrebbe potuto essere qui a preparare i quarti di finale contro Varese, ma l'insindacabilità del campo ha detto che la stagione della Juvecaserta può e deve chiudersi qui tra i meritati applausi. La palla ora è nelle mani del presidente lavazzi che nelle prossime settimane proverà a compiere l'ennesimo miracolo e dunque iscrivere la Juve al prossimo campionato di Lega A. Nell'aria c'è ottimismo, ma tra il dire e il fare può esserci sempre di mezzo qualcosa.